festa
ULTIMO MESSAGGIO DELLA MADONNA DI MEDJUGORIE 25 NOVEMBRE 2020

Cari figli! Questo è il tempo dell'amore, del calore, della preghiera e della gioia. Pregate, figlioli, affinché Gesù Bambino nasca nei vostri cuori. Aprite i vostri cuori a Gesù che si dona a ciascuno di voi. Dio mi ha invitato per essere gioia e speranza in questo tempo ed Io vi dico: senza Gesù Bambino non avete né la tenerezza né il sentimento del Cielo, nascosti nel Neonato. Perciò, figlioli, lavorate su voi stessi. Leggendo la Sacra Scrittura, scoprirete la nascita di Gesù e la gioia dei primi giorni che Medjugorje ha donato all'umanità. La storia sarà vera, ciò che anche oggi si ripete in voi ed attorno a voi. Lavorate e costruite la pace attraverso il sacramento della confessione. Riconciliatevi con Dio, figlioli, e vedrete i miracoli attorno a voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.''


Ti regalo l'arma contro il tuo Golia. Ecco i tuoi cinque sassi: il Rosario, l'Eucarestia, la Bibbia, il Digiuno, la confessione mensile.

Medjugorje 28 agosto 1986

Cari figli, vi invito ad essere in tutto modello per gli altri specialmente nella preghiera e nella testimonianza. Cari figli, io non posso senza di voi aiutare il mondo. Desidero che voi collaboriate con me in tutto, anche nelle cose più piccole. Per questo, cari figli, fate in modo che la vostra preghiera venga dal cuore e che voi vi abbandoniate totalmente a me. Così potrò istruirvi e guidarvi sulla strada che io ho incominciato con voi.Grazie perché avete risposto alla mia chiamata. Altri messaggi


NOTA: Le richieste di preghiera inserite nei commenti sono salvate, ma non verranno visualizzate.

NOTA PER CHI NAVIGA IN QUESTO BLOG:
Navigando in questo blog verranno raccolti dati e cookie da Google e Blogger.
Shynistat rileva il numero di visitatori e aggiorna il contatore visite.
Per legge europea chi arriva in un blog o un sito internet deve esserne informato.



martedì 28 dicembre 2010

28 dicembre, Festa dei S. Innocenti


Diciamo un'Ave Maria per tutti i bambini non nati e i bambini che soffrono, le loro mamme e i loro papà?

mercoledì 22 dicembre 2010

Gesù Bambino


In questo Natale chiediamo al Signore di lasciarci amare da Lui. Gesù Bambino viene umile e semplice a trovarci per diventare il nostro Amico. Auguri a tutti/e!

domenica 5 dicembre 2010

EUCARISTÍA: ¡YO CREO!



Canción "I Believe" de Brian Flynn

martedì 30 novembre 2010

Da leggere per ritrovare la speranza

- Guarda a Gesù nel silenzio del cuore
- Ascolta la sua voce. Lui ci dona sempre pace
- Lui ci riempie di tenerezza di fronte alla nostra debolezza
- Con Gesù la sofferenza diventa gioia!
- La tua anima è stata salvata con il suo sangue
- Non possiamo dubitare mai del suo amore
- La sua misericordia è eterna!
- Soltanto Lui può riempire di gioia il cuore!
- Vivere il Vangelo! Incarnare il Vangelo in noi!
- Lui è con noi fino alla fine del mondo!
- Riposa in Lui! Com’è bello!
- Semplicità, povertà di cuore, abbandono in Lui!
- Tutto si vince con la carità. Tutto si può.
- Tu ed io siamo dono della carità di Dio.
- Il Paradiso! Ecco la nostra speranza!
- Camminare senza fermarsi mai. L’Eucarestia è la nostra forza!
- Maria! Non siamo orfani, abbiamo una Mamma splendida!
- Con Maria, tutto diventa gioia, luce, pace, AMORE!
- Come amare? Fino al dolore: Cristo nella croce!
- La tua anima è eterna: fratello mio!
- Saremo tu ed io sempre insieme in cielo!
- Cristo ci ha uniti in un solo cuore!
- Tu sei la giustificazione ultima della mia vita!
- La tua vita porta senso, forza, luce, gioia, voglia di vivere, forza per lottare
per la santità!

Gesù, tu sei la mia speranza, il mio riposo, la mia libertà

giovedì 25 novembre 2010

Angelus Domini, preghiera a Maria di mezzogiorno




La preghiera dell'Angelus Domini, è piccola come un chicco di grano, è breve come un respiro, ma in realtà, se ben compresa, è una lode più estesa del mondo, più grande dell'universo, perché, sia pur brevissimamente, ci parla di Dio, di Gesù Cristo, Spirito Santo, della Madonna, dell'Incarnazione del Signore, della Redenzione: che sono il fondamento della nostra fede Cristiana. (Nel tempo di Pasqua si recita il Regina caeli - come pregare il Regina caeli)


L 'Angelus Domini è il granellino di senapa che può diventare:
al mattino, luce di sole che illumina il nostro cammino;
a mezzogiorno, forza del nostro lavoro;
al tramonto, serena nostalgia dei cieli ai quali siamo avviati.


+
L'Angelo del Signore portò l'annuncio a Maria.
Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.
Ave, o Maria.


Ecco l'ancella del Signore.
Sia fatto di me secondo la tua parola.
Ave, o Maria.


E il Verbo si è fatto carne.
Ed ha abitato fra noi.
Ave, o Maria.


Prega per noi santa Madre di Dio.
E saremo degni delle promesse di Cristo.


Preghiamo: infondi nel nostro spirito, la tua grazia, o Padre, tu, che nell'annuncio dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
1 Gloria
L'eterno riposo
+





In latino


+ In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti
Angelus Domini nuntiavit Mariae,
Et concepit de Spiritu Sancto.
Ave Maria


Ecce ancilla Domini,
Fiat mihi secundum verbum tuum.
Ave Maria


Et Verbum caro factum est,
Et habitavit in nobis.
Ave Maria


Ora pro nobis, sancta Dei Genitrix,
Ut digni efficiamur promissionibus Christi.


Oremus.
Gratiam tuam, quaesumus Domine, mentibus nostris infunde, ut qui, Angelo nuntiante, Christi Filii tui incarnationem cognovimus, per passionem eius et crucem ad resurrectionis gloriam perducamur. Per Christum Dominum nostrum. Amen.
1 Gloria
Requiem aeternam
+ In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti

Bakhita film - scena finale



prima parte del film

seconda parte del film

giovedì 18 novembre 2010

Il Papa spera in una “primavera eucaristica” in tutte le parrocchie

“Cari amici, la fedeltà all’incontro con il Cristo Eucaristico nella Santa Messa domenicale è essenziale per il cammino di fede, ma cerchiamo anche di andare frequentemente a visitare il Signore presente nel Tabernacolo!”. “Guardando in adorazione l’Ostia consacrata, noi incontriamo il dono dell’amore di Dio, incontriamo la Passione e la Croce di Gesù, come pure la sua Risurrezione”. “Nell’Eucaristia la presenza viva e vera di Gesù, del suo Sacrificio di amore, ci riconcilia con il Padre e ci dona la salvezza”.*

Attraverso l'adorazione, «il Signore ci attira verso di sé, dentro il suo mistero, per trasformarci» E così si attua nella nostra quotidianità la Sua promessa: «Ecco, io sono con voi fino alla fine del mondo tutti i giorni della mia vita». **


*da zenit.org del 17/11/2010 durante una catechesi su santa Giuliana di Cornillon, religiosa vissuta tra il XII e il XIII sec. Contribuì all’istituzione della festa del Corpus Domini, fissata per il giovedì dopo l’Ottava di Pentecoste.
**da tempi.it del 17/11/2010

Resta con noi Gesù

Resta con noi Gesù
Facci dono di te e dacci il pane che ci nutre per la Vita eterna
Libera questo mondo dal veleno del male, della violenza e dell’odio che inquina le coscienze
Purificalo con la potenza del tuo amore misericordioso.


fonte Preghiera del santo padre Benedetto XVI al Corpus Domini Roma 2009

mercoledì 17 novembre 2010

Prossima uscita del II volume su Gesù di Nazaret del Papa

da zenit.org- 03/09/2010

Un altro dei “tesori” della sua esperienza giovanile che il Papa vuole condividere è l'incontro personale con Gesù, una “perla preziosa” che in qualche modo ha voluto trasmettere con i suoi libri su Gesù di Nazaret. La Settimana Santa del prossimo anno verrà pubblicato il secondo volume.
“Oggi per molti, l’accesso a Gesù si è fatto difficile. Circolano così tante immagini di Gesù che si spacciano per scientifiche e Gli tolgono la sua grandezza, la singolarità della Sua persona”, afferma il Pontefice.
Per questo, “durante lunghi anni di studio e meditazione, maturò in me il pensiero di trasmettere un po’ del mio personale incontro con Gesù in un libro: quasi per aiutare a vedere, udire, toccare il Signore, nel quale Dio ci è venuto incontro per farsi conoscere”, aggiunge.
L’incontro con il Figlio di Dio “dà a tutta l’esistenza un dinamismo nuovo. Quando entriamo in rapporto personale con Lui, Cristo ci rivela la nostra identità, e, nella sua amicizia, la vita cresce e si realizza in pienezza”.
“Cari giovani, imparate a 'vedere', a 'incontrare' Gesù nell’Eucaristia, dove è presente e vicino fino a farsi cibo per il nostro cammino; nel Sacramento della Penitenza, in cui il Signore manifesta la sua misericordia nell’offrirci sempre il suo perdono. Riconoscete e servite Gesù anche nei poveri, nei malati, nei fratelli che sono in difficoltà e hanno bisogno di aiuto”, conclude.

lunedì 15 novembre 2010

sabato 13 novembre 2010

Corso di Chiara Amirante incontro del 18 Ottobre 2010










Se il video non dovesse partire, è possibile vederlo collegandosi al sito ustream.tv




Chiara e gli appuntamenti di Nuovi Orizzonti su facebook



Il sito dei Cavalieri della Luce

venerdì 12 novembre 2010

L'arte di amare con Chiara Amirante

L'arte di amare, un percorso di conoscenza di sè e di guarigione del cuore.





Ogni terzo lunedì del mese, Roma, teatro Raffaello, Via Terni 92, ore 21.








Per chi non può essere presente e desidera seguire gli incontri in diretta streaming:








Chiara e gli appuntamenti di Nuovi Orizzonti su facebook






mercoledì 10 novembre 2010

Il Café teologico, proposta di formazione delle sentinelle del mattino

Il Café teologico è un appuntamento quindicinale per approfondire i temi scottanti della religione e della fede. In questo sito delle sentinelle del mattino ci sono 14 video di Café teologici.

video e indice generale

venerdì 5 novembre 2010

TESTIMONIANZE DI CRISTIANI OGGI

RADIO MARIA

OGNI 3° VENERDI’ DEL MESE

15:15 Attualità Ecclesiale

Mons. Giovanni D'Ercole, Don Davide Banzato e un ospite nuovo in ogni trasmissione.

La trasmissione si divide in que parti:

-LA VITA DI UN TESTIMONE DELLA FEDE DI OGGI

-COMMENTO AI FATTI IMPORTANTI DELLA CHIESA OGGI

link alla trasmissione con la partecipazione di Chiara Amirante


mercoledì 3 novembre 2010

MIRJANA DRAGICEVIC SOLDO PARLA AI GIOVANI

MIRJANA DRAGICEVIC SOLDO PARLA AI GIOVANI RIUNITI PER IL LORO 16° INCONTRO INTERNAZIONALE 2005

Vi saluto con il nostro saluto croato: “Siano lodati Gesù e Maria”. Sono contenta di vedervi qui ed essere insieme con voi a glorificare la Madonna e ad aiutarla a fare ciò che Lei desidera fare qui. Per me oggi è una giornata particolare. Quelli di voi che stamattina erano alla Comunità Cenacolo, sanno che la Madre era con noi, che ci ha benedetti tutti con la sua benedizione materna e ci ha dato di nuovo un messaggio. Ci ha detto in quale modo dobbiamo vivere per accettare il suo Figlio. Ecco il messaggio che ho ricevuto stamattina: “Cari Figli, sono venuta a voi con le braccia aperte, per abbracciarvi tutti sotto il mio manto. Non posso farlo finchè il vostro cuore è pieno di false luci e di falsi idoli. Pulite il vostro cuore e permettete ai miei Angeli che cantino nel vostro cuore; allora io vi metterò sotto il mio manto e vi darò mio Figlio, vera pace e felicità. Non aspettate, figli miei. Grazie”. Anch’io vi chiedo: permettete ai suoi angeli di cantare nei vostri cuori e accettate l’amore della Madonna. Personalmente io credo che chiunque viene qui a Medjugorje, viene perché è stato chiamato dalla Madonna; perché la Madonna ha bisogno di ogni persona che viene qui.

Io vi dirò quello che mi sta più a cuore, ciò che io desidero che voi portiate nelle vostre case, nelle vostre famiglie. Come ha detto padre Ljubo, io ho avuto le apparizioni quotidiane dal 24 giugno 1981 fino a Natale del 1982. Il giorno di Natale dell’82 ho ricevuto l’ultimo e decimo segreto e la Madonna mi disse che non avrei più avuto le apparizioni quotidiane, ma solo una volta all’anno, cioè il 18 marzo, e che questa apparizione annuale l’avrò per tutta la durata della mia vita. Mi ha detto anche che avrei avuto delle apparizioni straordinarie. Queste sono iniziate il 2 agosto 1987 e durano tuttora e non so fino a quando dureranno. In queste apparizioni di ogni 2 del mese, la Madonna prega per i non fedeli; Lei però non ha mai detto “non fedeli”, perché quando dici “non fedele” hai già condannato qualcuno, lo hai già giudicato. La Madonna usa un’altra espressione: “Preghiamo per coloro che non hanno ancora sperimentato l’amore di Dio”. Lei li chiama così. Lei ci chiede di inserire nelle nostre preghiere quotidiane la preghiera per coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio. La Madonna dice che la maggior parte delle cose brutte che succedono nel mondo: divorzi, guerre , aborti, droga, ecc. viene dai non credenti; e Lei dice: “Figli miei, quando voi pregate per loro, voi pregate per voi stessi e per il vostro futuro”.

Oltre alla nostra preghiera, Lei ci chiede di dare buon esempio. Questo non significa che dobbiamo andare a predicare agli altri, criticare gli altri; ma questo significa che noi, con la nostra vita, dobbiamo dimostrare che abbiamo Dio e l’amore di Dio dentro di noi; dimostrare con la propria vita che noi siamo diversi. Da come io ho capito il messaggio della Madonna, non significa che noi dobbiamo tacere, ma credo che Lei volesse dire che, prima di dire qualsiasi cosa, dobbiamo pregare. Se noi preghiamo, Gesù parlerà attraverso di noi; se non preghiamo, ma facciamo le prediche agli altri, le nostre parole saranno vuote e otterranno l’effetto contrario. La Madonna ci chiede che la preghiera per i non fedeli sia al primo posto, la prima preghiera che noi facciamo. Ho chiesto una volta alla Madonna: chi sono i non fedeli? Lei mi ha detto: “Tutti coloro che non sentono la Chiesa come la propria casa e Dio come il proprio Padre”. Una volta a Medjugorje, all’inizio delle apparizioni, la chiesa era piena di pellegrini; abbiamo pregato insieme, cantato insieme e quando noi sei abbiamo avuto l’apparizione, come bambini abbiamo chiesto alla Madonna: “Non sei felice? C’è tanta gente in chiesa a pregare e lodare Gesù!” Lei ci ha guardato con tanta tristezza e ha detto: “Figli, quante dita avete nelle vostre mani? Tanti sono a pregare nella chiesa”. Ecco cosa dice la Madonna: coloro che non sentono la Chiesa come propria casa e Dio come proprio Padre, sono infedeli, non credenti. Le ho chiesto: come dobbiamo pregare per i non credenti, qual è la preghiera migliore, in quale modo? Lei mi ha detto: “Figli miei, pregate con il cuore. Ogni preghiera che voi pronunciate con il cuore per i non credenti è una preghiera buona. Prima di tutto nel vostro cuore sentite amore per loro, provate amore per loro, così loro diventano vostri fratelli e sorelle che non hanno avuto la fortuna di conoscere l’amore di Dio come avete avuto voi. Non criticateli, non giudicateli; ma amateli, pregate per loro e date il vostro buon esempio. E’ questo il modo per cambiarli, per aiutarli e così asciugherete le lacrime dal mio volto per loro”. Perché la Madonna, come Madre, desidera tutti noi sulla via giusta, sul cammino giusto, sul cammino che guida a Gesù Cristo; quando vede che i Figli non vanno sul cammino giusto, Lei soffre. Io vi prego con tutto il mio cuore: pregate per coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio, perché se anche soltanto una volta poteste vedere le lacrime sul volto della Madonna, sono sicurissima che preghereste con tutto il vostro cuore.

La Madonna ha dato a ciascuno di noi veggenti una missione. La mia missione è quella di pregare per coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio. Vicka e Jakov pregano per i malati, Ivan prega per i giovani e i sacerdoti, Marija per le anime del purgatorio e Ivanka prega per le famiglie. Il messaggio più importante per la Madonna, quello che ripete sempre, è la santa Messa. Ma non la santa Messa soltanto la domenica. Quando noi eravamo bambini, all’inizio delle apparizioni, Lei ci ha detto: “Figli miei, se doveste scegliere tra l’apparizione della Madonna, di me stessa, e la santa Messa, dovete sempre scegliere la santa Messa, perché durante la santa Messa mio Figlio è con voi”. In tutti questi anni delle apparizioni, la Madonna non ha mai detto: “Pregate e io vi darò”, ma sempre dice: “Pregate perché io possa pregare mio Figlio per voi”. Sempre Gesù è al primo posto.

Molti pellegrini quando vengono qui a Medjugorje pensano che noi veggenti siamo privilegiati, che basta dire a noi le loro intenzioni e la Madonna le esaudirà; o forse addirittura che basta toccare i veggenti, ma questo è sbagliato. La Madonna non conosce i privilegiati. Siamo tutti suoi figli e Lei ci sceglie per varie missioni. Ha scelto noi veggenti per riferire i messaggi e ha scelto voi perché siate apostoli di questi messaggi. Nel messaggio del 2 gennaio di quest’anno, credo proprio che si sia rivolta a voi pellegrini . Ha detto: “Cari figli, io vi ho invitato: aprite i vostri cuori, apriteli perché io possa entrare nel vostro cuore e possa fare di voi i miei apostoli”. Quindi vuol dire che siamo tutti prescelti dalla Madonna: noi veggenti siamo scelti per comunicare i suoi messaggi e voi per diffonderli nel mondo ed essere apostoli della Madonna. Se vogliamo parlare dei privilegiati, possiamo dire che questi sono i sacerdoti. Lei non ha mai detto cosa devono fare i sacerdoti, ma cosa noi dobbiamo fare per loro. Ho visitato tanti Paesi fuori della Croazia e ho avuto l’opportunità di vedere il rapporto dei vari popoli verso i sacerdoti: è molto diverso dal nostro rapporto. Noi proviamo rispetto per i sacerdoti; negli altri Stati si è perso questo rispetto. Questo non va bene. La Madonna dice: “Cari Figli, se voi perdete il rispetto verso i sacerdoti, perderete il rispetto verso la Chiesa e alla fine verso Dio stesso”. Se tu pensi che il tuo sacerdote non si comporta come dovrebbe comportarsi, non parlare in giro di questo, perché fai del male facendo così. Prendi invece il Rosario e prega per lui, digiuna per lui; questo è il modo per aiutarlo. In modo particolare chiedo a tutti i pellegrini: vi prego di dimostrare rispetto verso i vostri sacerdoti e di mostrare questo agli altri.

La Madonna ci ha chiesto di far tornare la preghiera del Rosario nelle nostre famiglie. La Madonna dice che nulla può unire una famiglia come la preghiera familiare. Lei dice che i genitori hanno un grande compito verso i figli, perché devono mettere le radici della fede nel cuore dei propri figli e lo possono fare se pregano insieme, se vanno a Messa insieme. Perché i figli fanno solo quello che vedono in casa, perciò devono vedere che Dio e la Madonna sono al primo posto per i loro genitori e che tutto il resto viene dopo. Qui a Medjugorje ho l’opportunità di parlare con molte coppie giovani di tutto il mondo. Tutti mi dicono le stesse cose: “Sai, non abbiamo molto tempo per la preghiera, lavoriamo tanto, vogliamo dare tanto ai nostri figli, vogliamo dare tante cose materiali…”. Io li ascolto e penso: ma quanto sono in errore! Tu puoi dare a tuo figlio tutte le cose materiali possibili di questo mondo; puoi dare mille euro e loro ne vorranno duemila e non saranno mai contenti. Se tu invece metti Gesù al primo posto nel cuore dei tuoi figli, loro saranno felici con quello che hanno, perché avranno la pace, la vera pace, che soltanto Gesù Cristo dà. I nostri figli vedono e capiscono molto più di quello che noi pensiamo. Faccio sempre l’esempio della mia famiglia: quando la mia figlia maggiore, Maria, aveva soltanto due anni, non sapeva nulla delle apparizioni, perché pensavo che non potesse capire e pertanto non le avevo detto nulla. Un giorno, mentre giocava con la sua amica nella cameretta, io le controllavo e l’altra bambina ha detto: “La mia mamma guida la macchina!” E mia figlia ha detto: “Cosa vuoi che sia? La mia mamma parla con la Madonna tutti i giorni!” Senza che io le avessi detto nulla, lei aveva capito tutto quel che succedeva in casa. Ecco perché è importante l’esempio dei genitori.

La Madonna ci chiede di fare digiuno mercoledì e venerdì; digiuno a pane e acqua. So che è una cosa difficile e che non piace a molti di voi. E’ interessante vedere qui a Medjugorje come persone provenienti da nazioni così diverse, siano in realtà tutti uguali e dicono che è difficile questo digiuno e questa preghiera. Tutti piangiamo nella stessa maniera quando soffriamo per una cosa. La Madonna ha chiesto il digiuno a pane e acqua. Gli americani chiedono se si può prendere un caffè al mattino. Io dico loro di sì, ma prima che la Madonna si svegli, così non vede il vostro caffè. Gli italiani dicono: ma si può fare il pranzo o la cena? Cioè cercano il modo di giustificarsi, se non riescono a fare il digiuno che la Madonna ha chiesto. Oppure chiedono: quante ore di digiuno durante il mercoledì e il venerdì? Come se non sapessero che il giorno è di 24 ore. Lei dice “pane e acqua” molto semplice; e solo agli ammalati non lo chiede, ma ammalati veramente. Lei ha detto che i malati, attraverso la preghiera, capiranno come possono sostituire il digiuno a pane e acqua. Tutti gli altri devono pregare Dio per avere l’aiuto divino per poter digiunare, perché poter digiunare è un dono di Dio.

La Madonna ci ha chiesto la “confessione mensile”, almeno una volta al mese. Dice che “non c’è uomo sulla terra che non abbia bisogno della confessione mensile”. Chiede di far tornare “la Bibbia nelle nostre famiglie”. Quando mi dà il messaggio, la Madonna non me lo spiega, ma me lo dice come io lo dico a voi. Quando la Madonna ci ha detto di mettere la Bibbia in un posto visibile nelle nostre famiglie, io penso che Lei voleva dire che dobbiamo aprire la Bibbia, leggerla e meditarla tutti i giorni. Non importa quanto ne leggiamo, ma bisogna che la Bibbia sia presente nella nostra famiglia, nella nostra casa, non come un souvenir. A che serve avere la Bibbia se non la apriamo mai?

Per me è molto importante il messaggio che la Madonna ha dato il 2 aprile di quest’ anno. E’ stata la prima volta che ho avuto il coraggio di commentare il messaggio davanti a Lei stessa. Lei ha detto: “Rinnovate la Chiesa”. Io ho avuto paura perché mi sentivo piccola e tutti coloro che erano con me erano piccoli, e mi domandavo: ma chi siamo noi per rinnovare la Chiesa? Allora Le ho chiesto: “Ma cosa ti aspetti da noi, Madre? Cosa dobbiamo fare?” Lei ha risposto: “Per prima cosa rinnovate voi stessi, rinnovate le vostre famiglie e io vi aiuterò a rinnovare gli altri”. Ecco, è questo che vi prego di fare adesso: rinnoviamo noi stessi, rinnoviamo le nostre famiglie, per poter rinnovare gli altri.

Per me oggi è una giornata particolare, perché oggi ho visto il suo volto, ho sentito come è bello stare con Lei. Molti pellegrini mi chiedono: “Che cosa si prova a vedere la Madonna, a stare con la Madonna?“ Io posso soltanto tentare di spiegare con un esempio. Io sono madre di due figlie e, come tutte le madri normali, io darei la mia vita per le mie figlie; ma quando sono con la Madonna le mie figlie non esistono neanche più. Esiste soltanto il desiderio che lei mi prenda con sè, perché possa contemplare per tutta l’eternità il suo volto e il suo amore. Scusate, ma oggi sono ancora emozionata dopo l’apparizione. Potete immaginare com’è difficile continuare questa vita dopo tale esperienza. Mi chiudo nella mia camera in preghiera e prego quanto ho bisogno perché Dio mi dia la forza di andare avanti. Penso: Dio mio com’è bello in Paradiso, com’é bello guardare Lei per sempre… E Gesù? Ancora di più!… Come poter parlare di queste cose?…

Guardandovi adesso qui e vedendo tutte queste bandiere che voi avete, di tutte le varie nazioni, penso che tutti dobbiamo metterci sotto la bandiera della Madonna, perché dobbiamo lottare per Lei, per l’amore, per la pace, per tutto ciò che Lei chiede a noi. Da tanti anni la Madonna viene qui e mai ha detto: “Cari croati”. Ha detto sempre: “Cari figli miei”. Questo significa che tutti noi siamo figli suoi . E un giorno, quando verremo davanti al volto di Gesù, Lui non ci chiederà come eravamo in quanto croati, o italiani o tedeschi; Lui ci chiederà come era la nostra anima. Vi dirò che cosa è per me Medjugorje con un esempio. Un giorno stavo salendo sul monte Krizevac e avevo davanti un gruppo di italiani che portavano sulla barella un ragazzo giovane e infermo. So che voi siete saliti sul monte e sapete come è difficile salire, e molto di più portando sulla barella qualcuno. Loro soffrivano, ma col sorriso. Dopo un po’ é giunto un gruppo di tedeschi, si sono avvicinati e hanno detto semplicemente: possiamo aiutarvi? Non conoscevano questo ragazzo e nemmeno questo gruppo, ma lo hanno portato per un po’ di tempo. Poi sono venuti degli americani e anche loro lo hanno portato per un tratto. Questo giovane è stato portato lassù sulle mani di tutto il mondo! Ecco, questo per me è Medjugorjie. Io vi prego per questo: uniamoci tutti sotto la bandiera della Madonna, la bandiera dell’amore e della pace e lottiamo per i nostri fratelli e sorelle che non hanno ancora conosciuto questo amore. Credetemi: così saremo felici, perché con questa preghiera noi preghiamo per noi stessi. Grazie mille.

GMG MADRID 16-21 AGOSTO 2011

"Vi invito pertanto a questo evento così importante per la Chiesa in Europa e per la Chiesa universale.
E vorrei che tutti i giovani, sia coloro che condividono la nostra fede in Gesù Cristo, sia quanti esitano, sono dubbiosi o non credono in Lui, potessero vivere questa esperienza, che può essere decisiva per la vita:
l’esperienza del Signore Gesù risorto e vivo e del suo amore per ciascuno di noi. "
Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù 2011

TI SENTI CHIAMATO/A? Noi ci saremo!

INNO GMG2011

ISCRIZIONI ALLA GMG2011

HOME PAGE GMG2011

giovedì 21 ottobre 2010

La pace del cuore e della mente

La pace autentica del cuore e della mente, non è di "fattura umana", è quella che pervade tutto l'essere, è pregustazione della pace eterna; essa illumina l'anima sino a farla divenire riflesso di Dio e del Suo immenso amore.
Buona confessione!

mercoledì 20 ottobre 2010

Halloween, NO. HOLYween SI!!


In quella notte i satanisti si riuniscono per fare del male alle anime innocenti. Il 31 ottobre si compiono riti satanici in molte chiese sconsacrate e in molti cimiteri. Si rubano le ostie consacrate e si dissacrano i luoghi della nostra tradizione cristiana.
Halloween spinge le nuove generazioni ad una mentalità magico-esoterica che ...ha lo scopo di sovvertire i principi della religione, attaccando il sacro e i valori dello spirito attraverso una subdola iniziazione alle arti e alle immagini dell’occulto. Una cultura di morte viene promossa anche con Halloween dove il mondo dei minorenni è il più a rischio ed esposto. E’ alto il pericolo che un tale appuntamento generi sempre più connivenze con il crimine e con sette spietate e senza scrupoli.
Proprio ad un anno dalla morte di don Benzi ricordiamo queste parole tra i suoi ultimi appelli: “Vogliamo che i nostri figli festeggino il giorno di Ognissanti con i demoni, il mondo di satana e della morte oppure con gioia e pace vivendo nella luce? Esortate i vostri figli dicendo loro: vuoi giocare e divertirti con i demoni e gli spiriti del male o invece scegli di gioire e far festa con i Santi che sono gli amici simpatici e meravigliosi di Gesù?

E' UNA COSA SERIA. QUEL GIORNO PREGHIAMO IL SANTO ROSARIO TUTTI UNITI PER STRAPPARE AL MALIGNO PIU' ANIME POSSIBILI E SPEZZARE OGNI MALEFICIO.
INIZIATIVE PER IL 31 OTTOBRE 2010
siate le mie mani tese: Recitare il santo rosario per intero
le sentinelle del mattino: Un santo su ogni chiesa

Leggete questo articolo di Avvenire:

domenica 10 ottobre 2010

Le parole di Benedetto XVI che hanno preceduto l'angelus di domenica 10 ottobre

Il mese di ottobre è detto il mese del Rosario. Si tratta, per così dire, di un'«intonazione spirituale» data dalla memoria liturgica della Beata Vergine Maria del Rosario, che si celebra il giorno 7. Siamo dunque invitati a lasciarci guidare da Maria in questa preghiera antica e sempre nuova, che a Lei è specialmente cara perché ci conduce direttamente a Gesù, contemplato nei suoi misteri di salvezza: gioiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi. Sulle orme del Venerabile Giovanni Paolo II (cfr Lett. ap. Rosarium Virginis Mariae), vorrei ricordare che il Rosario è preghiera biblica, tutta intessuta di Sacra Scrittura. E' preghiera del cuore, in cui la ripetizione dell'"Ave Maria" orienta il pensiero e l'affetto verso Cristo, e quindi si fa supplica fiduciosa alla Madre sua e nostra. E' preghiera che aiuta a meditare la Parola di Dio e ad assimilare la Comunione eucaristica, sul modello di Maria che custodiva nel suo cuore tutto ciò che Gesù faceva e diceva, e la sua stessa presenza.

Cari amici, sappiamo quanto la Vergine Maria sia amata e venerata dai nostri fratelli e sorelle del Medio Oriente. Tutti guardano a Lei quale Madre premurosa, vicina ad ogni sofferenza, e quale Stella di speranza. Alla sua intercessione affidiamo l'Assemblea sinodale (dell'Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi) che oggi si apre, affinché i cristiani di quella regione si rafforzino nella comunione e diano a tutti testimonianza del Vangelo dell'amore e della pace.

Nella mia recente visita a Cipro ho consegnato lo Strumento di Lavoro di questa Assemblea sinodale; ora che essa è iniziata, invito tutti a pregare invocando da Dio un'abbondante effusione dei doni dello Spirito Santo.

fonte Zenit

giovedì 7 ottobre 2010

Gesù ci ha redenti...

ULTIME DA MEDJUGORIE

ULTIME DA MEDJUGORIE

Programma di preghiera – orario invernale
Lunedì 13 Settembre cambierà l’orario del programma liturgico di preghiera nella parrocchia di Medjugorje. La preghiera del Rosario nella Chiesa parrocchiale inizierà alle ore 17:00, mentre la Santa Messa inizierà alle ore 18:00. Dopo la Santa Messa seguiranno le preghiere di benedizione e la terza parte del Rosario. L’Adorazione al Santissimo Sacramento dell’Altare si terrà il Giovedì dopo la Santa Messa serale e il Mercoledì ed il Sabato dalle ore 21:00 alle ore 22:00. La Venerazione della Croce del Signore si terrà il Venerdì dopo la Santa Messa serale. La preghiera del Rosario sulla Collina delle apparizioni si terrà la Domenica alle ore 14:00, mentre la Via Crucis sul Križevac si terrà il Venerdì alla stessa ora.

WEBCAM IN DIRETTA


Statistiche di Agosto 2010 Sante Comunioni distribuite: 326.500 Sacerdoti concelebranti: 7742 (249 al giorno)

Statistiche di settembre 2010 Sante Comunioni distribuite: 195.000 Sacerdoti concelebranti: 5020 (167 al giorno)

A settembre anche il Vescovo Hilarius Datus Lega dalla Papuasia Ovest, Indonesia, per la prima volta a Medjugorje.

Festa della Madonna del SS. Rosario!!!

Auguri a tutti i rosarianti!! Ave maria!!!

mercoledì 29 settembre 2010

Il Padre Nostro al gruppo di preghiera di Jelena Vasilj

La Madonna insegna il Padre Nostro al gruppo di preghiera di Jelena Vasilj e desidera che questa preghiera venga così recepita:

PADRE

- Chi è questo Padre? - di chi è questo Padre? - dov'è questo Padre?

NOSTRO

- questo è il Padre vostro
- perché avete paura di Lui? - tendeteGli le vostre mani (Fare una breve pausa)

PADRE NOSTRO

significa che Lui si è concesso a Voi come Padre, vi ha dato tutto. Sapete che i vostri padri terreni fanno tutto per voi, tanto di più fa' il vostro Padre Celeste.

PADRE NOSTRO significa:

Ti do tutto, figlio mio.

CHE SEI NEI CIELI

PADRE CHE SEI NEI CIELI (Fare una breve pausa)

Significa: Il tuo padre terrestre ti ama, ma il tuo Padre Celeste ti ama ancora di più: Tuo padre è capace di arrabbiarsi, Lui no, Lui ti offre solo amore...

SIA SANTIFICATO IL TUO NOME

In cambio devi rispettarLo, perché Lui ti ha dato tutto e perché è tuo Padre e Lo devi amare. Tu devi glorificare e lodare il Suo nome. Tu devi dire ai peccatori: Lui è il Padre; si, è mio Padre e desidero servirLo e glorificare solo il Suo nome. Questo vuol dire «SIA SANTIFICATO IL TUO NOME».

VENGA IL TUO REGNO

Così si ringrazia Gesù e si intende dire: Gesù, noi non sappiamo nulla, senza il Tuo Regno siamo deboli, se non ci sei tu presente insieme a noi. Il nostro regno passa, mentre il Tuo non passa. Ristabiliscilo!

SIA FATTA LA TUA VOLONTA

O Signore, fà che il nostro regno sprofondi, fà che solo il Tuo Regno sia quello vero, fà che noi ci rendiamo conto che il nostro regno è destinato a finire e che subito, ORA, permettiamo che sia fatta la Tua volontà.

COME IN CIELO COSÌ IN TERRA

Qui Signore, si dice come ti ubbidiscono gli angeli, come ti rispettano; fà che anche noi possiamo essere come loro, fà che anche i nostri cuori si aprano e che possano rispettarTi come ora lo fanno gli angeli. E fà anche in modo che sulla terra possa essere tutto Santo come lo è nei cieli.

DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO

Dacci Signore il pane ed il cibo per il nostro animo; daccelo ora, daccelo oggi, daccelo sempre; che questo pane possa di­ventare il cibo per l’anima, che ci nutra, che quel pane santi­fichi Te, che quel pane divenga eterno.
O Signore, noi Ti preghiamo per il nostro pane. O Signore, fa che noi lo riceviamo. O Signore, aiutaci a capire ciò che dob­biamo fare.
Fà che ci rendiamo conto che il pane quotidiano non ci può essere dato senza la preghiera.

RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI

Rimetti Signore a noi i nostri peccati. Rimetticeli perché noi non siamo buoni e non siamo fedeli.

COME NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI

Rimettili a noi perché anche noi li rimetteremo a coloro ai quali fino ad ora non eravamo capaci di farlo.
O Gesù, rimetti a noi i nostri debiti, Ti supplichiamo.
Voi pregate che vi siano rimessi i peccati nella stessa misura nella quale voi li rimettete ai vostri debitori, senza rendervi conto che se i vostri peccati fossero rimessi veramente così come voi li rimettete agli altri, sarebbe una ben misera cosa.
Ecco che cosa vi dice il vostro Padre celeste con quelle parole.

E NON CI INDURRE IN TENTAZIONE

Signore, liberaci dalle grandi prove. Signore, noi siamo deboli.
Fà, o Signore, che le prove non ci inducano alla perdizione.

MA LIBERACI DAL MALE

Signore, liberaci dal male.
Fà che nelle prove riusciamo a trovare qualche cosa di buono, un passo nella VITA.

AMEN

Così sia, Signore, sia fatta la Tua volontà.

venerdì 24 settembre 2010

Le indulgenze

COSA SIGNIFICA INDULGENZA
L'indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa nel sacramento della penitenza e nel sentimento di riparazione.

Il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi .
L'indulgenza è parziale o plenaria secondo che libera in parte o in tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati. Ogni fedele può acquisire le indulgenze [...] per se stesso o applicarle ai defunti .

1472 Per comprendere questa dottrina e questa pratica della Chiesa bisogna tener presente che il peccato ha una duplice conseguenza. Il peccato grave ci priva della comunione con Dio e perciò ci rende incapaci di conseguire la vita eterna, la cui privazione è chiamata la « pena eterna » del peccato. D'altra parte, ogni peccato, anche veniale, provoca un attaccamento malsano alle creature, che ha bisogno di purificazione, sia quaggiù, sia dopo la morte, nello stato chiamato purgatorio. Tale purificazione libera dalla cosiddetta « pena temporale » del peccato. Queste due pene non devono essere concepite come una specie di vendetta, che Dio infligge dall'esterno, bensì come derivanti dalla natura stessa del peccato. Una conversione, che procede da una fervente carità, può arrivare alla totale purificazione del peccatore, così che non sussista più alcuna pena.82
1473 Il perdono del peccato e la restaurazione della comunione con Dio comportano la remissione delle pene eterne del peccato. Rimangono, tuttavia, le pene temporali del peccato. Il cristiano deve sforzarsi, sopportando pazientemente le sofferenze e le prove di ogni genere e, venuto il giorno, affrontando serenamente la morte, di accettare come una grazia queste pene temporali del peccato; deve impegnarsi, attraverso le opere di misericordia e di carità, come pure mediante la preghiera e le varie pratiche di penitenza, a spogliarsi completamente dell'« uomo vecchio » e a rivestire « l'uomo nuovo.

COME OTTENERLE
Per l’indulgenza plenaria si stabiliscono queste norme:
1. E’ sufficiente la recita della sola quarta parte del santo Rosario in chiesa, pubblico oratorio, oppure in famiglia, in una Comunità religiosa, in una pia associazione; ma le cinque decadi devono recitarsi senza interruzione.

2. Alla preghiera vocale si deve aggiungere la pia meditazione dei misteri
(enunziandoli secondo l’approvata consuetudine vigente).

Le solite condizioni: - Confessione Sacramentale - Comunione Eucaristica - Preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice -
E si richiede inoltre che sia escluso qualsiasi affetto al peccato anche veniale.
(N.48 dal libro delle indulgenze)

LETTURA DELLA SACRA BIBBIA ALMENO PER MEZZORA (N.50)
NELL’ANNIVERSARIO DEL PROPRIO BATTESIMO: Rinnovando le promesse battesimali con qualsiasi formula. (N.70)
ADORAZIONE DEL SS. SACRAMENTO PER ALMENO MEZZORA (N.3)
OFFERTA QUOTIDIANA DEL LAVORO DELLA GIORNATA
Il cuore generoso del Santo Padre Giovanni XXIII trovò il farmaco per evitare le sofferenze del purgatorio concedendo l’Indulgenza plenaria quotidiana a quanti vivono i propri doveri e sopportano croci di ogni giorno per amore di Gesù.
Occorre inoltre recitare il Credo, il Padre nostro e una preghiera secondo l’intenzione del Sommo Pontefice. Ricordiamo la S. Comunione e la Confessione (che è sufficiente fatta negli otto giorni).

ALTRE PRATICHE PER OTTENERE LE INDULGENZE
http://www.festadelladivinamisericordia.com/indulgenza-plenaria.asp

DOCUMENTO: “INDULGENTIARUM DOCTRINA” Costituzione Apostolica di S.S. Paolo VI 1 Gennaio 1967 [IND. D.]DOCUMENTO: “ENCHIRIDION INDULGENTIARUM” [ENCH.IND.][Manuale delle Indulgenze Norme e concessioni] Sacra Penitenzieria Apostolica 29.06.1968 Tipografia poliglotta Vaticana.

NB. Il numero alla fine delle indulgenze citate, corrisponde al numero della indulgenza concessa come è nel MANUALE DELLE INDULGENZE CODICE DI DIRITTO CANONICO Can. 992 - 997

---Il Manuale delle indulgenze o "Indulgenziario", libreria Editrice Vaticana 2003 riporta tutte le possibili occasioni per ottenere l'indulgenza parziale o totale.

martedì 21 settembre 2010

Le Novene

Abbiamo creato una rubrica ad hoc intitolata "Secondo la dottrina" perchè a volte leggiamo pareri personali che non corrispondono agli insegnamenti del Vangelo e della Chiesa cattolica. Questo può confondere le coscienze e indurre all'errore.
In questo spazio inseriremo il link alla pagina web dove abbiamo trovato delle inesattezze piccole o grandi e una breve esposizione della sacra dottrina.
Aspettiamo le vostre segnalazioni e i vostri contributi.

Su fb è nata una discussione sulle novene (una persona dice che Dio le ha in abominio perchè si tratta di invocare gli spiriti dei defunti)
errore

Sembra che l'origine del termine novena sia da ricercare nel Nuovo Testamento, quando Maria e gli Apostoli dopo l'Ascensione, perseverando in preghiera per nove giorni, hanno atteso e ricevuto lo Spirito Paraclito, che era stato loro promesso “mentre il giorno di Pentecoste stava per finire. (At 2,1). Da allora la preghiera della novena è sempre più frequente nella tradizione della Chiesa.

Le novene rientrano nella forme di religiosità popolare.

Nelle novene non si invocano spiriti (forma di spiritismo condannata dalla Chiesa come peccato grave), invece si riconosce alla Madonna, al santo, all'arcangelo, a un attributo di Dio una grande devozione e si chiede il loro intervento/ intercessione per i nostri bisogni. Anche i santi praticavano le novene.

Per dissipare qualunque controversia e istruirsi è bene far riferimento ai documenti ufficiali della Chiesa Cattolica:

Cf. Catechismo della Chiesa cattolica, la religiosità popolare CCC 1674- 1676

Cf. Direttorio su pietà popolare e liturgia, principi e orientamenti, congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, città del vaticano 2002

Cf. Concilio di Nicea II, Definitio de sacris imaginibus: DS 601; Ibid.: DS 603; Concilio di Trento, Sess. 25a, Decretum de invocatione, veneratione et reliquiis sanctorum, et sacris imaginibus: DS 1822.


La stessa Madonna a Medjugorie ci invita a fare questo pio esercizio: “Cari figli, offrite novene, sacrificandovi laddove vi sentite più legati…” (leggete messaggio del 25.07.2003 – messaggio del 25.07.2005 – messaggio 25.07.1993)

Anche Gesù ha dato a Santa Faustina una novena da recitarsi prima della festa della Divina Misericordia.


Per quanto riguarda il purgatorio e le preghiere in suffragio dei defunti:
2 Mac 12,45

CCC 1030- 1032
CCC 1055

Parte del materiale citato tra le fonti é disponibile in internet.

giovedì 9 settembre 2010

Siete tutti figli miei!

Messaggio del 20 maggio 1982 (Messaggio straordinario) Sulla terra voi siete divisi, ma siete tutti figli miei. Musulmani, ortodossi, cattolici, tutti siete uguali davanti a mio figlio e a me. Siete tutti figli miei! Ciò non significa che tutte le religioni sono uguali davanti a Dio, ma gli uomini si. Non basta, per, appartenere alla Chiesa cattolica per essere salvati: occorre rispettare la volonta' di Dio. Anche i non cattolici sono creature fatte ad immagine di Dio e destinate a raggiungere un giorno la salvezza se vivono seguendo rettamente la voce della propria coscienza. La salvezza e' offerta a tutti, senza eccezioni. Si dannano solo coloro che rifiutano deliberatamente Dio. A chi poco e' stato dato, poco sara' chiesto. A chi e' stato dato molto, sara' chiesto molto. Solo Dio, nella sua infinita giustizia, stabilisce il grado di responsabilita' di ogni uomo e pronuncia il giudizio finale.

Leggi tutti i messaggi mensili
Leggi tutti i messaggi straordinari
Leggi i messaggi dati al gruppo di preghiera dal 1983 al 1990

lunedì 6 settembre 2010

La TV via web e il podcast La Donna Vestita di Sole

Video e Audio selezionati dal sito Regina Mundi frutto dell'impegno di gruppo di amici che hanno incontrato nella loro vita il Signore, in situazioni, tempi e luoghi diversi, ma che si sentono accomunati dal medesimo amore per Lui e per sua Madre.
Vi suggerisco il video Gli artisti della sabbia
altri Audio e Video

SAN FRANCESCO

ROMA, sabato, 21 agosto 2010 (ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito un articolo a firma di mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto, apparso su Il Sole 24 Ore del 15 agosto scorso.

“Anche ad un’osservazione superficiale appare evidente come per parecchi secoli in tutta l’Italia nessun uomo abbia goduto di un amore e di un ossequio così smisurati come il modesto ed umile Francesco… Il divino messaggio, tenero e beato, che era giunto sulla terra sotto forma di lui, non si spense con la sua morte. Egli aveva sparso a piene mani un buon seme, e quel seme germogliò e crebbe e fiorì”. Queste parole di Hermann Hesse, l’autore di Siddharta, di Narciso e Boccadoro e di tanti altri celebri testi, oltre che di una deliziosa vita di Francesco d’Assisi scritta in gioventù (1904), suscitano la domanda sul perché Francesco abbia lasciato una così profonda impronta nel cuore degli Italiani e di tante donne e uomini di ogni latitudine e cultura. La risposta di Hesse - dal tono piuttosto sentimentale e romantico - contiene un nocciolo prezioso di verità: “Soltanto pochi [come Francesco], in virtù della profondità e dell’ardore del loro intimo, hanno donato ai popoli, quali messaggeri e seminatori divini, parole e pensieri di eternità e dell’antichissimo anelito umano… sì che quali astri beati si librano ancora sopra di noi nel puro firmamento, dorati e sorridenti, benevole guide al peregrinare degli uomini nelle tenebre”. Per Hermann Hesse Francesco incarna un messaggio capace di dare ragioni di vita e di speranza al cuore di tutti. Anche a quello dell’Italia d’oggi, scossa da una crisi che, prima che economica e politica, è spirituale e morale.
Nel tentativo di cogliere questo messaggio, motivando così anche la mia scelta di San Francesco quale “personaggio che potrebbe risolvere la crisi del nostro Paese”, mi è venuto in aiuto un testimone singolare. Sul tratto autostradale che collega Roma a Chieti, fra i più belli d’Italia per paesaggi e colori, a metà circa della piana del Fùcino, su un colle che un tempo si specchiava nel lago, dominato dall’imponente castello medioevale, sorge Celano, patria del beato Tommaso, seguace e primo biografo di Francesco, che a Celano presumibilmente passò intorno al 1220. Nella Vita prima di San Francesco d’Assisi, scritta su incarico di Gregorio IX quale “Legenda” ufficiale per la canonizzazione del Santo e presentata al Papa il 25 febbraio 1229, Tommaso narra con incantevole freschezza la vicenda di Francesco sin dai suoi inizi. Colpisce anzitutto la presentazione del tempo antecedente la conversione: “Viveva ad Assisi, nella valle spoletana, un uomo di nome Francesco. Dai genitori ricevette fin dall’infanzia una cattiva educazione, ispirata alle vanità del mondo. Imitando i loro esempi, egli stesso divenne ancor più leggero e vanitoso”. Il giovane Francesco è veramente uno di noi, così simile a noi nella leggerezza della vita e dei sogni. Tuttavia, è proprio l’aver vissuto questa stagione dell’utopia, impastata delle fughe in avanti dei desideri e delle pretese, che rende Francesco così largamente umano. [...] È quanto esprime la folgorante risposta di Mark Twain alla domanda su dove avrebbe voluto andare dopo la morte: “In paradiso per il clima, all’inferno per la compagnia…”: come a dire che i peccatori suscitano un’immediata simpatia perché li sentiamo a noi familiari, anche se non può non attrarci la bellezza del cielo… Francesco ci parla anzitutto perché parte da quello che ci accomuna tutti: la nostra fragilità, la lista più o meno lunga dei nostri difetti, di cui alcuni - ambizioni, vanità, ricerca dell’immagine a prezzo della verità, dipendenza dagli indici di gradimento, leggerezza nel mantener fede agli impegni - ci appaiono così drammaticamente attuali!
Avviene però nella vita del giovane di Assisi qualcosa di nuovo e imprevisto: Tommaso da Celano lo narra col tratto tenerissimo di una lettura guidata dagli occhi della fede: “Ma la mano del Signore si posò su di lui e la destra dell’Altissimo lo trasformò, perché, per suo mezzo, i peccatori ritrovassero la speranza di rivivere alla grazia, e restasse per tutti un esempio di conversione a Dio”. Al di là di queste poche righe, che già aprono uno squarcio sullo sterminato futuro, i fatti ebbero una serrata consequenzialità: “Colpito da una lunga malattia, egli cominciò a cambiare il suo mondo interiore… non tuttavia in modo perfetto e reale, perché non era ancora libero dai lacci della vanità… Francesco cercava ancora di sottrarsi dalla mano divina, accarezzava pensieri terreni, sognava ancora grandi imprese per la gloria vana del mondo”. L’occasione del cambiamento fu di quelle che solleticano anzitutto le ambizioni e proprio così espongono alle delusioni più cocenti: “Un cavaliere di Assisi stava allora organizzando preparativi militari verso le Puglie…Saputo questo, Francesco trattò per arruolarsi… Ma, la mattina in cui doveva partire, intuì che la sua scelta era erronea rispetto al progetto che Dio aveva per lui...”. Francesco rinuncia alla spedizione e sceglie di conformare la sua volontà a quella divina: “Si apparta un poco dal tumulto del mondo, e cerca di custodire Gesù Cristo nell’intimità del cuore… appronta un cavallo, monta in sella e, portando con sé i panni di scarlatto, parte veloce per Foligno. Ivi vende tutta la merce e con un colpo di fortuna anche il cavallo!”. È il “no” al passato: non ancora, tuttavia, è chiaro a che cosa dovrà dire il suo “sì”. “Sul cammino del ritorno, libero da ogni peso, va pensando all’opera cui destinare quel denaro… Avvicinandosi ad Assisi, s’imbatte in una chiesa molto antica, fabbricata sul bordo della strada e dedicata a San Damiano, in rovina… Vedendola in quella miseranda condizione, si sente stringere il cuore. Incontrandovi un povero sacerdote, con grande fede, gli bacia le mani consacrate, e gli offre il denaro… rimanendo a vivere con lui”.
Ciò che è avvenuto all’interno del cuore non può non manifestarsi all’esterno: si prepara la sfida più dura, l’incomprensione e il giudizio dei suoi. “Suo padre venne a conoscenza che egli dimorava in quel luogo e viveva in quella maniera. Profondamente addolorato radunò vicini e amici e corse a prenderlo e lo rinchiuse in una fossa che era sotto la casa ove rimase per un mese intero… Francesco con calde lacrime implorava Dio che lo liberasse… Affari urgenti costrinsero il padre ad assentarsi per un po’ di tempo da casa… Allora la madre, rimasta sola con lui, disapprovando il metodo del marito, parlò con tenerezza al figlio; ma s’accorse che niente poteva dissuaderlo dalla sua scelta. E l’amore materno fu più forte di lei stessa: ne sciolse i legami lasciandolo in libertà”. Emerge qui una costante della vita di Francesco: il ruolo della donna nella sua esistenza. Dapprima, la Madre, tanto tenera, quanto capace di capire. Quindi, Chiara, sorella nell’amore per Cristo e discepola fedelissima. Sempre la Madre di Dio, custode del suo cuore. “Frattanto il padre rincasa, e visto ogni vano tentativo per distoglierlo dal nuovo cammino, rivolge il suo interesse a farsi restituire il denaro… Allora, impose al figlio di seguirlo davanti al vescovo della città, affinché facesse davanti al prelato la rinuncia e la restituzione completa di quanto possedeva. Francesco non esita per nessun motivo: senza dire o aspettare parole, si toglie le vesti e le getta tra le braccia di suo padre, restando nudo di fronte a tutti”. Si rivela qui il tratto che rende Francesco fratello universale: la rinuncia a ogni possesso e a ogni potere, il suo essere nudo e indifeso. Non si tratta solo di una scelta di sobrietà, pur così importante e necessaria allora come oggi: è una logica che appare sovversiva rispetto agli arrivismi ed alle avidità di questo mondo. Non è l’ “audience” che conta, né il successo o il denaro, ma la nuda verità di ciò che siamo davanti a Dio e per gli altri! Ed è proprio questa libertà dell’essenziale che lo avvicina a tutti e lo rende inquietante per tutti!
Nel tempo in cui sta a San Damiano, Francesco prega intensamente. Il Crocifisso che è in quella chiesa gli parla: “Va e ripara la mia casa”. In un primo momento Francesco pensa di dover riparare la chiesetta dove si trova; capisce, poi, che Gesù si riferiva alla Chiesa tutta intera, che attraversava un periodo contrassegnato da mondanità e prove. Riportare la Chiesa agli insegnamenti del Vangelo, liberarla dalla seduzione delle ricchezze e del potere, riavvicinarla ai poveri è la missione di cui si sente investito. Comincia la sua nuova vita: “Si reca tra i lebbrosi e vive con essi per servirli in ogni necessità per amor di Dio. Lava i loro corpi e ne cura le piaghe… La vista dei lebbrosi gli era prima così insopportabile, che non appena scorgeva in lontananza i loro ricoveri, si turava il naso. Ma ecco quanto avvenne: nel tempo in cui aveva già cominciato, per grazia e virtù dell’Altissimo, ad avere pensieri santi e salutari, mentre viveva ancora nel mondo, un giorno gli si parò innanzi un lebbroso e fece violenza a sé stesso, gli si avvicinò e lo baciò”. Il suo modo di vivere a servizio di Dio cominciò ad affascinare i giovani di Assisi, al punto che vari di loro lo seguirono per servire il Signore. Nei rapporti con gli altri, Francesco segue una regola precisa: “Chi non ama un solo uomo sulla terra al punto da perdonargli tutto, non ama Dio”. Proprio così comincia a dare fastidio: “I potenti di Assisi si videro la loro cittadina svuotata per via di Francesco e, in un momento in cui egli ed i suoi confratelli erano in giro per la questua, alcuni uomini di Assisi saccheggiarono la chiesa di San Damiano uccidendo un poverello che dimorava in quel luogo. Al ritorno, Francesco fu scosso da profondo dolore al punto da pensare di dover andare dal Papa in persona per chiedere se la via che aveva intrapreso per seguire il Cristo fosse errata. Dall’incontro con il Papa, non fu Francesco ad uscirne con consigli ed ammonimenti, ma furono tutti, il Papa Innocenzo III compreso, a sentirsi umiliati dalla povertà ed obbedienza di quest’uomo. Da questo momento tutta la Chiesa fu rinnovata: c’era finalmente qualcuno che riportasse i poveri a Cristo”.
Francesco si mette alla scuola di Gesù Crocifisso e impara l’umiltà: anche in questo la provocazione che lancia al nostro presente è bruciante: “Un frate chiede a Francesco: ‘Padre, cosa ne pensi di te stesso?’ ed egli rispose: ‘Mi sembra di essere il più grande peccatore, perché se Dio avesse usata tanta misericordia con qualche scellerato, sarebbe dieci volte migliore di me’ ”. Lo spogliamento di sé caratterizzerà sempre più il suo cammino: nella Vita seconda di S. Francesco, che Tommaso da Celano stende tra il 1246/1247 per corrispondere all’ingiunzione del Capitolo generale di Genova “di scrivere i fatti e persino le parole” di Francesco, questo aspetto emerge in modo impressionante. “L’ardore del desiderio lo rapiva in Dio e un tenero sentimento di compassione lo trasformava in Colui che volle essere crocifisso. Un mattino, mentre pregava sul fianco del monte, vide la figura come di un serafino, con sei ali tanto luminose quanto infuocate, discendere dalla sublimità dei cieli: esso con rapidissimo volo, giunse vicino all’uomo di Dio, e allora apparve l’effige di un uomo crocifisso, che aveva mani e piedi stesi e confitti sulla croce…Il vederlo confitto in croce gli trapassava l’anima… L’amico di Cristo, stava per essere trasformato tutto nel ritratto visibile di Cristo Gesù crocifisso... Così il verace amore di Cristo aveva trasformato l’amante nella immagine stessa dell’Amato”. Gli occhi di Francesco si chiuderanno presto alla luce del mondo: ma la luce della Sua fede e del Suo amore umile continuerà a risplendere. Non fu la Sua una fuga dal mondo. Se non avesse amato profondamente questa terra, non avrebbe composto il Cantico delle creature. La sua è anche una spiritualità del rispetto e dell’amore del creato. Tutto in Francesco fu motivato dall’aver compreso qual è la perla preziosa da cercare ad ogni costo: sobrietà, povertà, tenerissima carità, umiltà, rispetto per ogni creatura e per tutto il creato sono volti di quest’unico amore. E non è di esso che ha bisogno anche l’Italia di oggi, come quella del suo tempo e il mondo intero con lei? “Quando infine si furono compiuti in lui tutti i misteri, quell’anima santissima, sciolta dal corpo, fu sommersa nell’abisso della chiarità divina e l’uomo beato s’addormentò nel Signore. Uno dei suoi frati e discepoli vide quell’anima beata, in forma di stella fulgentissima, sollevarsi su una candida nuvola al di sopra di molte acque e penetrare diritta in cielo: nitidissima per il candore della santità eccelsa e ricolma di celeste sapienza e di grazia per le quali il santo meritò di entrare nel luogo della luce e della pace, dove con Cristo riposa senza fine”. E parla a chiunque voglia ascoltarlo…

fonte zenit

venerdì 3 settembre 2010

Ecco le armi celesti

Le direttive ufficiali della Santa Sede su Medjugorje

Le direttive ufficiali della Santa Sede su Medjugorje
Cari amici,
lo scorso anno sono affluiti nella celebre parrocchia dell'Erzegovina 2 milioni di pellegrini da ogni parte del mondo, di cui 600.000 italiani, e circa 35.000 sacerdoti.
E' importante, sotto il profilo pastorale, che i pellegrini conoscano le direttive della Santa Sede su questo evento, di fronte alle quali eventuali posizioni contrarie sono da considerarsi opinioni personali.
La posizione della Santa Sede, esplicitata in vari Documenti (vedi nostro sito internet www.radiomaria.it sotto Medjugorje-Documenti) è stata recentemente sintetizzata da Sua Eminenza il Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, nel libro "L'ultima veggente di Fatima" - Ed Rai-Rizzoli - pag 103-107. Sua Santità Benedetto XVI ha voluto avvalorare il libro con una sua personale prefazione.
Al riguardo il Card. Bertone ha affermato:
1. "Le dichiarazioni del vescovo di Mostar riflettono un'opinione personale, non sono un giudizio definitivo e ufficiale della Chiesa".
Questa dichiarazione taglia le gambe a tutti coloro che si avvalgono delle dichiarazione del Vescovo di Mostar per attaccare Medjugorje in nome della Chiesa.
2. "Tutto è rinviato alla dichiarazione di Zara dei vescovi della ex Jugolavia del 10 Aprile 1991, che lascia la porta aperta a future indagini. La verifica deve, perciò, andare avanti".
E' la Santa Sede che a suo tempo non ha accolto il giudizio della commissione nominata dal Vescovo e ha deciso di affidare il caso alla Conferenza Episcopale della ex -Jugolavia. Quest'ultima ha lasciato la porta aperta a future indagini, essendo le apparizioni ancora in atto. Non è vero dunque che la Conferenza episcopale della ex -Jugoslavia abbia espresso un giudizio negativo.
3. "Nel frattempo sono permessi i pellegrinaggi privati con un accompagnamento pastorale dei fedeli".

I pellegrinaggi privati sono quelli organizzati privatamente dai fedeli, o da agenzie laiche, e si specifica che è bene che siano accompagnati dai sacerdoti. Questa precisazione è molto importante, sopratutto per il servizio delle confessioni.
4. "Infine, tutti i pellegrini cattolici possono recarsi a Medjugorje, luogo di culto mariano dove è possibile esprimersi con tutte le forme devozionali".
Viene qui ribadita l'assoluta libertà dei pellegrini di recarsi a Medjugorje, specificando che la Chiesa lo ritiene un luogo di culto mariano, dove è possibile partecipare alla Santa Messa, Confessarsi, fare la Via Crucis, l'Adorazione al Santissimo Sacramento...e così via.
Questa, cari amici, è la posizione ufficiale della Santa Sede su Medjugorje e queste sono le sue direttive, espresse dal Cardinale Segretario di Stato e avvalorate dal Santo Padre in persona.
Mentre esprimiamo la nostra gratitudine, assicuriamo loro la nostra preghiera alla Regina della pace, augurandoci che da parte di tutti ci sia obbedienza e umile sottomissione.
Vostro Padre Livio
PS. Data la disinformazione on line su Medjugorje, fate circolare il più possibile questa news-letter
fonte radiomaria

martedì 24 agosto 2010

Una piccola via per la santità

1) Il rispetto dei 10 Comandamenti (naturalmente anche la messa della domenica e delle festività che fanno parte dei 5 precetti della chiesa)
2) Adorazione
3) Confessione e comunione frequenti
4) Santo Rosario giornaliero
5) Lettura della Bibbia

e...
Il tempo di Gesù a Nazareth, fatto di normali occupazioni e di piena condivisione umana, è già "VANGELO" perchè annuncia, non con le parole ma con la vita, che per essere santi non occorrono opere straordinarie: basta amare Dio, basta compiere bene i propri doveri, basta vivere intensamente il tempo, lì dove Dio ci ha posti, condividendo ogni vicenda umana dei nostri fratelli cfr. "La santità dell'attimo presente" Don Pino Piccinini

domenica 1 agosto 2010

Lacrime e messaggi di Nostra Signora di Akita - Giappone


Nostra Signora di AKITA

Suor Agnese Sasagawa di Akita, in Giappone, hanno per protagonista suor Agnese Katsuko Sasagawa entrata, a 42 anni, nel convento delle "Serve della Sacra Eucarestia". Come attestano i registri del 12 maggio 1973, la suora era completamente sorda ed irrimediabilmente incurabile.

Il 12 giugno 1973, suor Agnese sente una voce (la religiosa è completamente sorda), e mentre prega vede una luce brillante provenire dal tabernacolo, questo fenomeno si verifica per diversi giorni.
Il 28 giugno, sulla sua mano sinistra appare una ferita a forma di croce, è molto dolorosa e le provoca una copiosa perdita di sangue.
Il 6 luglio, entra per pregare nella Cappella davanti a una statua realizzata in legno dallo scultore buddista M. Saburo Wakasa. "Quando mi avvicinai alla statua - riferisce Agnese -, sentii che la statua dava l'impressione di essere viva... era immersa nella luce e una voce risuonò nelle mie orecchie sorde". Secondo lei la Vergine le parlò esprimendo una promessa: "la tua sordità sarà guarita...". Il giorno seguente, quando le consorelle entrarono nella Cappella per pregare davanti alla Vergine, scoprirono con stupore che dalla mano destra della statua fuoriusciva del sangue. Osservarono con maggiore attenzione constatando che c'era una ferita a forma di croce identica a quella che aveva Suor Agnese. La ferita sanguinò tutti i venerdì del mese di luglio del 1973, così come avvenne con la ferita della religiosa.Di lì a poco suor Agnese riceve dalla Madonna un messaggio nel quale le viene chiesto di pregare per il Papa, i vescovi e i sacerdoti e in riparazione ai mali degli uomini.

Messaggio del 6 luglio 1973 prima apparizione:
Alla fine della preghiera la voce dice:
"Prega molto per il Papa, i vescovi e i preti. Dal momento del tuo Battesimo hai sempre pregato per loro con fede. Continua a pregare molto, moltissimo. Racconta al tuo superiore tutto quello che è successo oggi e obbedisci a tutto ciò che ti dirà. Egli ha chiesto che tu preghi con fervore".

Nella seconda apparizione, il 3 agosto, la Vergine dice tra l’altro a suor Agnese: "…Affinché il mondo possa conoscere la Sua ira, il Padre Celeste si sta preparando a infliggere un grande Castigo su tutta l’umanità…".
Messaggio del 3 agosto 1973 seconda apparizione:
"Figlia mia, mia novizia, ami il Signore? Se ami il signore ascolta quello che ho da dirti. E’ molto importante. Lo riferirai al tuo superiore. Molti uomini in questo mondo fanno soffrire il Signore. Io desidero anime che lo consolino per placare la collera del Padre Celeste. Desidero, con Mio Figlio, anime che dovranno riparare, per mezzo della loro sofferenza e della loro povertà, per i peccatori e gli ingrati. Affinché il mondo possa conoscere la Sua ira, il Padre Celeste si sta preparando a infliggere un grande Castigo su tutta l’umanità.
Con Mio Figlio sono intervenuta tante volte per placare l’ira del Padre. Ho impedito l’arrivo di calamità offrendogli le sofferenze del Figlio sulla Croce, il Suo prezioso sangue e le anime dilette che Lo consolano formando una schiera di anime vittime. Preghiera, penitenza e sacrifici coraggiosi possono attenuare la collera del Padre. Io desidero anche questo dalla vostra comunità…che ami la povertà, che si santifichi e preghi in riparazione per l’ingratitudine e le offese di tanti uomini.
Recitate la preghiera delle Serve dell’Eucarestia consapevoli del suo significato. Mettetela in pratica; offrite in riparazione per i peccati tutto ciò che Dio può mandare. Fai in modo che tutte si sforzino, secondo le capacità e la posizione, di offrirsi interamente al Signore.
Anche in un istituto secolare la preghiera è necessaria. Già le anime che vogliono pregare stanno per essere radunate. Senza dare troppa importanza alla forma, siate fedeli e ferventi nella preghiera per consolare il Maestro".
E dopo un attimo di silenzio:
"Quello che pensi in cuor tuo è vero? Sei sinceramente decisa a diventare la pietra scartata? Mia novizia, tu che desideri appartenere senza riserve al Signore per diventare la degna sposa dello Sposo, fai i tuoi voti sapendo che devi essere appesa alla croce con tre chiodi. Questi tre chiodi sono: povertà, castità e obbedienza. Dei tre l’obbedienza è fondamentale. Nel totale abbandono, fatti guidare dal tuo superiore. Egli saprà come capirti e indirizzarti".
Il 13 Ottobre 1973, nell'anniversario dell'ultima apparizione e del miracolo di Fatima, riceve l’ultimo e più importante messaggio nel quale la Madonna dà alcune importanti indicazioni sulla natura e sulle conseguenze del Castigo. Si tratterà di una punizione più grande del Diluvio (dei tempi di Noè) e avrà luogo per mezzo del fuoco dal Cielo che annienterà gran parte dell’umanità, buoni e cattivi, senza risparmiare né religiosi né fedeli. Inoltre la Santa Vergine parla delle divisioni, della corruzione e delle persecuzioni che interesseranno la Chiesa, ad opera del Maligno, in un futuro prossimo.

Messaggio del 13 ottobre 1973 : terza e ultima apparizione:
"Mia cara figlia, ascolta bene ciò che ho da dirti. Ne informerai il tuo superiore".
Dopo un attimo di silenzio la Madonna continua dicendo:
"Come ti ho detto, se gli uomini non si pentiranno e non miglioreranno se stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo su tutta l’umanità. Sarà un castigo più grande del Diluvio, tale come non se ne è mai visto prima. Il fuoco cadrà dal cielo e spazzerà via una grande parte dell’umanità, i buoni come i cattivi, senza risparmiare né preti né fedeli. I sopravvissuti si troveranno così afflitti che invidieranno i morti.

Le sole armi che vi resteranno sono il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio. Recitate ogni giorno le preghiere del Rosario. Con il Rosario pregate per il Papa, i vescovi e i preti.
L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli…chiese ed altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il Demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro.
Con coraggio, parla al tuo superiore. Egli saprà come incoraggiare ognuna di voi a pregare e a realizzare il vostro compito di riparazione. E’ il vescovo Ito, che dirige la vostra comunità".

E dopo aver sorriso aggiunge:
"Hai ancora qualcosa da chiedere? Oggi sarà l’ultima volta che io ti parlerò in viva voce. Da questo momento in poi obbedirai a colui che ti è stato inviato e al tuo superiore.
Prega molto le preghiere del Rosario. Solo io posso ancora salvarvi dalle calamità che si approssimano. Coloro che avranno fiducia in me saranno salvati".

L’angelo che visitò la prima volta suor Agnese, ha continuato a parlarle per i 6 anni seguenti.
La statua della Beata Vergine Maria presso il convento delle Serve dell'Eucarestia ad Akita(la statua, nel corso degli anni, ha fatto registrare numerosi fenomeni soprannaturali
Il 4 gennaio 1975 la statua di legno dalla quale suor Agnese aveva udito provenire la voce della Vergine inizia a lacrimare. La statuetta ha pianto per 101 volte nel corso dei sei anni e 8 mesi successivi.
Una truppe televisiva giapponese, mentre realizzava un servizio sugli eventi di Akita, ha potuto filmare la statua della Madonna mentre piangeva.In diverse occasioni, la statua della Madonna, ha anche sudato profusamente e, secondo vari testimoni, il sudore emanava un dolce profumo. Sul palmo della mano destra è apparsa una ferita a forma di croce dalla quale stillava del sangue. Centinaia di persone sono state testimoni dirette di questi eventi prodigiosi. Diverse indagini scientifiche sono state eseguite sul sangue e sulle lacrime prodotte dalla statua. Le analisi condotte dal professor Sagisaka della Facoltà di Medicina Legale dell’Università di Akita, hanno confermato che il sangue, le lacrime e il sudore erano veri e di origine umana. Erano di tre gruppi sanguigni: 0, B e AB.Nel 1981, una donna coreana, la signora Chun, con un cancro al cervello in fase terminale ottenne una guarigione immediata mentre pregava davanti alla statuetta. Il miracolo venne confermato dal dottor Tong-Woo-Kim dell’ospedale St. Paul Hospital di Seul e da don Theisen presidente del Tribunale Ecclesiastico dell’Arcidiocesi di Seul. Il secondo miracolo fu la completa guarigione dalla totale sordità di suor Agnese Sasagawa.

La lacrimazione della statuetta in legno della Madonna nel convento delle Serve dell'Eucarestia ad Akita
(le lacrimazioni accertate sono oltre un centinaio) Nell’aprile del 1984 monsignor John Shojiro Ito, vescovo di Niigata in Giappone, dopo un’ampia e approfondita investigazione durata diversi anni, dichiarò che gli avvenimenti di Akita sono da considerarsi di origine soprannaturale e autorizzò nell’intera diocesi la venerazione della Santa Madre di Akita. Il vescovo affermò: "Il messaggio di Akita è la continuazione del messaggio di Fatima". Nella sua lettera pastorale che approva gli eventi di Akita come soprannaturali , il Vescovile di Niigata disse: "Dopo le indagini condotte fino al giorno presente, uno non può negare il carattere soprannaturale di una serie di eventi inspiegabili della statua della Vergine onorata a Akita (Diocesi di Niigata). Di conseguenza autorizzo che in tutta la diocesi affidata a me si veneri la Santa Madre di Akita."

Nel giugno del 1988 il Cardinale Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede presso la Santa Sede, espresse un giudizio definitivo sulla vicenda definendo gli eventi di Akita attendibili e degni di fede.
"Figlia mia, mia novizia, mi hai obbedito bene abbandonando tutto per seguirmi. E’ dolorosa l’infermità alle tue orecchie? La tua sordità sarà guarita, stanne certa. La ferita alla tua mano ti fa soffrire? Prega in riparazione ai peccati degli uomini. Ogni persona in questa comunità è la mia insostituibile figlia. Recitate bene la preghiera delle Serve dell’Eucarestia? Allora recitiamola insieme:
'Sacratissimo Cuore di Gesù, realmente presente nella Santa Eucarestia, io consacro il mio corpo e la mia anima per essere interamente uniti con il Tuo Cuore che viene sacrificato in ogni istante in tutti gli altari del mondo, dando lode al Padre e invocando la venuta del Suo Regno. Ti prego, ricevi l’umile offerta di me stessa. Usami come desideri per la gloria del Padre e per la salvezza delle anime.'Santissima Madre di Dio, non farmi essere separata dal tuo Divino Figlio. Ti prego, difendimi e proteggimi come tua figlia particolare. Amen".

fonte radiomaria facebook

il post è stato aggiornato il 18.03.11

Ciò che il Cielo ci ha rivelato sul valore del S. Rosario

La potenza del santo rosario (articolo diffuso in internet)

Suor Lucia di Fatima “Vi esorto a rileggere e a meditare il messaggio che la Madonna rivolse parlando a noi della potenza ed efficacia che il Santo Rosario ha sempre sul Cuore di Dio e su quello del Figlio suo. Ecco perché la Madonna stessa nelle sue apparizioni prende parte alla recita del Rosario, come nella grotta di Lourdes con S. Bernardetta e a Fatima con me, Francesco e Giacinta. E quando il rosario scorre nelle vostre mani gli angeli e i santi si uniscono a voi. Mai come oggi, il mondo ha bisogno del vostro rosario. Ricordate che sulla terra vi sono coscienze prive della luce della fede, peccatori da convertire, atei da strappare a satana, infelici da soccorrere, giovani disoccupati, famiglie nel bivio morale, anime da strappare all’inferno. E’ stato detto tante volte, la recita di un solo Rosario basta a placare lo sdegno della divina giustizia, ottenendo sul mondo la Misericordia divina e la salvezza di tante anime. Solo così affretterete l’ora del trionfo del Cuore Immacolato della Madonna sul mondo. Da quando la Vergine SS. ha dato grande efficacia al rosario, non c’è problema materiale, ne spirituale, nazionale o internazionale che non si possa risolvere con il S. Rosario e con i nostri sacrifici.Bisogna dare più spazio al Rosario. Col Rosario è possibile vincere tutti gli ostacoli che Satana in questo momento vuole creare alla Chiesa cattolica. Tutti i sacerdoti in particolare devono recitare il Rosario. Il Rosario deve essere recitato col cuore e con gioia; non deve essere solo un dovere da sbrigare frettolosamente.”
25 giugno 1985 e 12 giugno 1986, messaggi della Madonna a Medjugorje “Recitate il Rosario. Figlia mia eccoti il Rosario. Tutti coloro che lo reciteranno avranno da Me molte grazie. Esso è un forte legame che vi unisce al mio Cuore. Esso glorifica il Signore, Re del cielo e della terra. Un rosario detto con devozione è un richiamo per qualsiasi intercessione, è la contemplazione dei misteri della fede.. il Padre nostro.. è la preghiera di unione.. la preghiera del Signore.. la preghiera di glorificazione dalla SS. Trinità con la recita del Gloria al Padre.. dì ai miei figli di recitare il S. Rosario anello di fede e di luce e legame di unione, di gloria, di beatitudine.. ecco o figli al corona del Rosario! Chi la reciterà avrà da me tante grazie!.. è una grande unione con il mio Cuore di Madre celeste che glorifica il signore Re del cielo e dell’universo! Riferisci a tutti che mi amino per riparare la moltitudine delle offese fatte al mio Divin Figlio Gesù Cristo.” Apparizioni di Maria Rosa Mistica a Montichiari “Recitate ogni giorno il Rosario e con esso pregate per il vescovo e i sacerdoti.. recitate molti Rosari. Io sola posso salvarvi dalle disgrazie che si annunciano. Chiunque avrà fiducia in Me sarà salvo.” Apparizioni della Vergine ad Akita “Gesù e Io vogliamo salvare il mondo; ma occorre che i cristiani preghino molto, particolarmente recitando il Rosario e la Coroncina alla Divina Misericordia. In ogni chiesa si deve recitare il Rosario insieme col sacerdote dopo la Messa. Con la recita del Rosario, Satana sarà sconfitto. Recitate ogni giorno il Rosario per la conversione dei peccatori.” Apparizioni della Vergine ad Ottawa: “Per favore, pregate il Rosario per la pace, vi prego. Pregate il Rosario per ottenere forza interiore. Pregate contro i mali di questo tempo. Tenete viva la preghiera nelle vostre case e dovunque andate”. 13 ottobre 1998, messaggio della Madonna a Nancy Fowler a Conyer “ Le Ave Maria dette con fede e amore sono come frecce d’oro, che partono dalla bocca dei credenti e penetrano nel Cuore di Gesù.” La SS. Vergine alle Tre Fontane “Desidero che si continui a recitare il Rosario… Pregate, pregate tanto, almeno 3 ore al giorno, recitate molti Rosari.. recitate il Rosario , pregate con il cuore fervoroso. Il Signore ha toccato molti cuori e li ha infiammati con l’amore del suo Cuore, ha confortato molti sconsolati, ha portato la pace in molte famiglie, in molti cuori. Ha fatto capire a tanti quanto sia stupenda e meravigliosa la preghiera, quanto è efficace la recita del Rosario.” La Madonna a Belpasso “Figliolini miei, vi consegno il mio Rosario, Catena d’oro che vi tiene stretti al mio Cuore: pregate, pregate col Rosario, tenetelo stretto, recitatelo con fede, col cuore. Sarà la salvezza dell’umanità! Questa sarà il segno che voi siete miei! Egli satana lo teme tanto, e fa di tutto per perdere le anime. Però, io, la vostra Mamma faccio di tutto per salvarle, perché questa è la volontà del Signore. Ma Io ho bisogno del vostro aiuto. Pregate, fate sacrifici e penitenza. Amatevi, amatevi come Io vi amo, solo così le anime si salveranno.” La Madonna a Suor Chiara Scarabelli - apparizione della Medaglia dei Consacrati “Prometto a tutti i bambini che reciteranno il Rosario con grande devozione che al quinto mistero, gli arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele disegneranno una croce sulla loro fronte.” Patricia Talbot “Il Rosario è la preghiera del cielo, Io stessa sono venuta a domandarvi. Con essa riuscirete a scoprire le insidie del mio avversario, vi sottrarrete a tanti suoi inganni, vi difende da molti pericoli che vi tende, esso vi preserva dal male e vi avvicina sempre più a me perché io possa essere la vostra guida e la vostra protezione.” La Madonna a Don Stefano Gobbi “..Invece di inveire, prendete in mano, impugnate il Rosario, l’arma che vincerà il mondo delle tenebre. Fatevi apostoli del mio Rosario. Ogni anima orante è una macchina che lega il male con ogni Ave a me rivolta. Nelle avversità e nelle tentazioni non cedere allo scoraggiamento. La pratica della confessione e la recita de S. Rosario sono le armi più efficaci contro il maligno.” La Madonna a Luigina Sinapi - Mistica romana “Meditate sulle sofferenze di Nostro Signore Gesù e sul profondo dolore di Sua Madre. Pregate il Rosario, specialmente i Misteri Dolorosi per ricevere la grazia di pentirvi.” Padre Pio “Il Rosario è un dono meraviglioso della Madonna all’umanità, questa preghiera è la sintesi della nostra fede, il sostegno della nostra speranza, l’esplosione della nostra carità.. è un’Arma potente per mettere in fuga il demonio, per superare le tentazioni, per vincere il Cuore di Dio, per ottenere grazie dalla Madonna. Amate e fate amare la Madonna. Pregate e fate pregare il Rosario. Questo è il mio testamento spirituale”. “Parla del Rosario di mia Madre Benedetta, parla alle anime dei grandi mezzi di salvezza Eucaristia e Rosario. “Gesù ad Alexandrina M. da Costa“Figlia mia io sono la Vergine del Rosario: gioisco quando vedo che tu ne consigli la recita, almeno di una terza parte per onorarmi. Continua a farlo è devozione di salvezza.. avvolgi in questo mio Rosario coloro che ami e che sono tuoi.. parla alle anime dell’Eucarestia, parla loro del Rosario, di’ che in grazia si cibino del Corpo di Cristo e dell’alimento della preghiera del Rosario… se verranno al Tabernacolo con le dovute disposizioni, cuore puro ed assetato d’amore e reciteranno il Rosario, o la terza parte, tutti i giorni, non occorrerà altro per allontanare la giustizia di Dio.. il Rosario, il Tabernacolo e le mie vittime sono sufficienti perché al mondo siano dati il perdono e la pace.” Maria ad Alexandrina M. da Costa

Don Bosco nei suoi sogni rivelatori vide : “ Una regione selvaggia e sconosciuta, degli uomini alti, di aspetto feroce, che combattevano fra di loro. Andavano incontro ad essi per convertirli, missionari di vari ordini con il crocifisso in mano, ma tutti venivano uccisi. Poi vide avanzare missionari, preceduti da gruppi di giovani. Don Bosco riconobbe i suoi salesiani, e cominciò a temere per la loro sorte. E intanto, notò, che i selvaggi davanti ad essi si fermarono, diventavano pacifici, deponevano le armi e li accoglievano con molta amicizia. Don Bosco vide che i suoi missionari avanzavano con il Rosario in mano.

Santi Protettori

Santi Protettori