Cari figli! Questo è il tempo dell'amore, del calore, della preghiera e della gioia. Pregate, figlioli, affinché Gesù Bambino nasca nei vostri cuori. Aprite i vostri cuori a Gesù che si dona a ciascuno di voi. Dio mi ha invitato per essere gioia e speranza in questo tempo ed Io vi dico: senza Gesù Bambino non avete né la tenerezza né il sentimento del Cielo, nascosti nel Neonato. Perciò, figlioli, lavorate su voi stessi. Leggendo la Sacra Scrittura, scoprirete la nascita di Gesù e la gioia dei primi giorni che Medjugorje ha donato all'umanità. La storia sarà vera, ciò che anche oggi si ripete in voi ed attorno a voi. Lavorate e costruite la pace attraverso il sacramento della confessione. Riconciliatevi con Dio, figlioli, e vedrete i miracoli attorno a voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.''
Medjugorje 28 agosto 1986
Cari figli, vi invito ad essere in tutto modello per gli altri specialmente nella preghiera e nella testimonianza. Cari figli, io non posso senza di voi aiutare il mondo. Desidero che voi collaboriate con me in tutto, anche nelle cose più piccole. Per questo, cari figli, fate in modo che la vostra preghiera venga dal cuore e che voi vi abbandoniate totalmente a me. Così potrò istruirvi e guidarvi sulla strada che io ho incominciato con voi.Grazie perché avete risposto alla mia chiamata. Altri messaggi
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NOTA PER CHI NAVIGA IN QUESTO BLOG:
venerdì 22 gennaio 2010
Bible for Chinese People
On May 2009 a compendium of Benedict XVI was published in Chinese fot Catholics people in China to help, understand and interpret the salient points of his letter. From 1st January 2010 on the Vatican website the Bible into Chinese was then put online. Unlike other translations on this site, the Bible in China is directly available in pdf format, ready to be downloaded and printed. Among other things, the Vatican website is also visible through Google China.
domenica 17 gennaio 2010
Testimonianza di Gloria Polo a RADIO MARIA (Colombia)
Tutta la testimonianza
Gv 8,4-11 «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo.
Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. 7E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». 8E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.
Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo.
10Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; và e d'ora in poi non peccare più».
sabato 16 gennaio 2010
Padre Bamonte, esorcista in Roma, intervistato da Radio Vaticana
di Luigi Accattoli
CITTA’ DEL VATICANO - «Scottature, graffi, voci nella mente, battiture sul corpo, senso di suicidio e un orrore per il sacro, che non è normale per una persona, e che - in presenza di preghiere o di oggetti sacri - induce a reazioni furibonde»: sono i «disturbi» che Satana provoca a chi si avventura nei suoi «domini», cioè «nella superstizione, nella magia e sulla via del male e delle tenebre», dove appunto regna «il principe delle tenebre». Quell’elenco dei «disturbi» provocati da Satana è stato fatto dal padre Francesco Bamonte, noto esorcista, in un’intervista trasmessa ieri dalla «Radio vaticana».
Occasione dell’intervista, un corso di aggiornamento per sacerdoti su «satanismo, esorcismo e preghiera di liberazione», organizzato dall’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma e dal GRIS, Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa.
Le lezioni, che avranno inizio il prossimo febbraio, saranno tenute da sociologi, teologi, medici, psicologi ed esorcisti, chiamati ad «analizzare il tema della possessione diabolica alla luce della sempre maggiore diffusione del satanismo tra i giovani di oggi».
Secondo il padre Bamonte - religioso dei Servi del Cuore immacolato di Maria - sono quattro le «vie» principali attraverso le quali si può «cadere vittime» del demonio: per «iniziativa di Dio», che «non impedisce» quella «caduta» per il bene di chi ne è «vittima», ed è il caso di santi «percossi dal demonio, tormentati o addirittura posseduti»; per «colpa propria», quando ci si dedica a una forma di occultismo; se si «subisce un maleficio, ossia un male causato da una persona legata a Satana»; se ci si «indurisce» nel «peccato», con un «totale rifiuto a ravvedersi».
La moda attuale dell’occultismo il padre Bamonte - che è autore di volumi intitolati «Cosa fare con questi maghi?» (Ancora 2000) e «I danni dello spiritismo» (Ancora 2003) - la spiega con il «calo della fede», che «porta ad andare sempre più» verso la pratica della magia, del paranormale e dello spiritismo, cercati - magari inconsapevolmente - come surrogati del religioso.
Che avviene quando una persona che teme di essere «posseduta» si presenta da un esorcista? Verificato che non si tratta di un disturbo psichico, o psicologico - in tal caso si consiglia a quella persona di rivolgersi a uno specialista dell’una o dell’altra patologia - si indaga su eventuali precedenti del soggetto, in materie attinenti al satanismo, in modo da poter «andare alla radice del male».
«Si chiede - dice il maestro esorcista - se la persona ha frequentato maghi, satanisti, sette o se ha fatto egli stesso spiritismo, se ha partecipato anche soltanto per curiosità a una messa nera, se ha avuto nella famiglia persone che si dedicano alla magia».
Infine si arriva alla celebrazione dell’esorcismo, che è una preghiera di «liberazione» dalla possessione diabolica. «In concreto - racconta il padre Bamonte - si ordina al demonio, quando veramente si è certi che c’è lui, di lasciare quella creatura che sta tormentando, nel nome di Gesù Cristo, che ha dato questo potere agli apostoli e alla Chiesa».
Alla domanda se l’esorcista non abbia paura di questo contatto ravvicinato con Satana, il padre risponde che «no», perché «quello dell’esorcismo è un ministero della Chiesa, dove c’è tutta la protezione di Dio».
Ma è l’esperienza stessa - assicura il religioso - a incoraggiare l’esorcista: «Non ho paura anche per il fatto che, quando faccio un esorcismo, vedo che è il demonio ad aver paura delle preghiere».
fonte Corriere della sera 24 dic. 04