Cari figli! Questo è il tempo dell'amore, del calore, della preghiera e della gioia. Pregate, figlioli, affinché Gesù Bambino nasca nei vostri cuori. Aprite i vostri cuori a Gesù che si dona a ciascuno di voi. Dio mi ha invitato per essere gioia e speranza in questo tempo ed Io vi dico: senza Gesù Bambino non avete né la tenerezza né il sentimento del Cielo, nascosti nel Neonato. Perciò, figlioli, lavorate su voi stessi. Leggendo la Sacra Scrittura, scoprirete la nascita di Gesù e la gioia dei primi giorni che Medjugorje ha donato all'umanità. La storia sarà vera, ciò che anche oggi si ripete in voi ed attorno a voi. Lavorate e costruite la pace attraverso il sacramento della confessione. Riconciliatevi con Dio, figlioli, e vedrete i miracoli attorno a voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.''
Medjugorje 28 agosto 1986
Cari figli, vi invito ad essere in tutto modello per gli altri specialmente nella preghiera e nella testimonianza. Cari figli, io non posso senza di voi aiutare il mondo. Desidero che voi collaboriate con me in tutto, anche nelle cose più piccole. Per questo, cari figli, fate in modo che la vostra preghiera venga dal cuore e che voi vi abbandoniate totalmente a me. Così potrò istruirvi e guidarvi sulla strada che io ho incominciato con voi.Grazie perché avete risposto alla mia chiamata. Altri messaggi
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lunedì 10 marzo 2014
NOVENA A SAN GIUSEPPE - INIZIA IL 10 MARZO
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
A Te o Beato Giuseppe A te o beato, Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e
fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Maria, Madre di
Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, guarda, ti preghiamo, con
occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo Sangue, e con il tuo
potere e aiuto, vieni incontro ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della
divina Famiglia, l'eletta prole di Gesù Cristo:
allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi che rovinano il mondo;
assistici propizio dal cielo in questa lotta
col potere delle tenebre, o nostro fortissimo
protettore: e come un tempo scampasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto
Gesù, così ora difendi la Santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità.
Stendi continuamente sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché con il tuo
esempio e con il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire, e
conseguire l’eterna beatitudine in cielo. Amen.
1
O San Giuseppe, mio protettore e avvocato, a te ricorro, affinché m’implori la
grazia, per la quale mi vedi supplicare davanti a te.
È vero che i presenti dispiaceri e le amarezze che provo sono il giusto castigo dei miei
peccati. Riconoscendomi colpevole dovrò per questo perdere la speranza di essere
aiutato dal Signore?
“Ah! No"
mi risponde la tua grande devota S. Teresa
no certo, o poveri peccatori.
Rivolgetevi in qualunque bisogno all’efficace intercessione di San Giuseppe; andate
con vera fede da lui e resterete certamente esauditi nelle vostre domande”.
Mi presento, quindi, con tanta fiducia, davanti a te
e imploro misericordia e pietà.
Per quanto puoi, o San Giuseppe, prestami soccorso nelle mie tribolazioni.
Supplisci tu alla mia mancanza e, potente come sei fa’ che, ottenuta per la tua pia
intercessione la grazia che imploro, possa ritornare al tuo altare per renderti l’omaggio
della mia riconoscenza.
Padre nostro, Ave, Gloria
2
Non dimenticare, o misericordioso San Giuseppe, che nessuna persona è ricorsa
a te rimanendo delusa nella fede e nella speranza in te riposte.
Quante grazie e favori hai ottenuto agli afflitti! Ammalati, oppressi, calunniati, traditi,
abbandonati, ricorrendo alla tua regale protezione, sono stati esauditi nelle loro
suppliche.
Non permettere, o gran Santo, che io abbia ad essere il solo, fra tanti, a rimanere
privo del tuo conforto. Mostrati buono e generoso anche verso di me, e la mia lingua,
ringraziandoti, esalterà in te la bontà e la misericordia di Dio
Padre nostro, Ave, Gloria
3
O San Giuseppe, capo della Sacra Famiglia, io ti venero profondamente. Agli
afflitti, che ti hanno pregato prima di me, hai concesso conforto e grazie. Degnati,
quindi, di consolare anche l’animo mio addolorato. Tu, o sapientissimo Santo, vedi in
Dio tutti i miei bisogni prima ancora che io te li esponga con la mia preghiera. Tu,
dunque, sai quanto mi è necessaria la grazia che
ti domando. Nessun cuore umano mi
può consolare; da te dunque spero essere confortato. Ottienimi la grazia che con tanta
insistenza domando, ed io ti prometto di diffondere la devozione verso di te, di aiutare
e sostenere sempre le Opere che nel tuo Nome sorgono a sollievo di tanti infelici e
poveri morenti. O San Giuseppe, consolatore degli afflitti, pietà del mio dolore!
Padre nostro, Ave, Gloria
La Novena termina con le Litanie a San Giuseppe
giovedì 6 marzo 2014
5 MARZO 2014 MERCOLEDI' DELLE CENERI
CELEBRAZIONI CON IL SANTO PADRE IN DIRETTA:
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Il tempo della Quaresima è un tempo forte che vivremo tutti uniti: tempo di penitenza e riparazione, conversione e rinnovamento della vita.
Mercoledì delle Ceneri e Venerdì di Passione è precetto il digiuno (pane e acqua oppure piccola colazione, pranzo normale e cena leggera es. una minestra o frutta cotta...) e astinenza dalle carni.
Tutti i venerdì di Quaresima è precetto l'astinenza dal mangiare la carne, per i consacrati alla Madonna del Carmelo è offerta l'astinenza dalle carni anche i mercoledì e venerdì del resto dell'anno.
Sono esclusi dal precetto, naturalmente, i malati, i bambini (fino a 13 anni per l'astinenza e fino a 20 per il digiuno), gli anziani dai 61 anni in su e coloro per cui la carità o le condizioni non lo permettano.
I venerdì di Quaresima si è invitati a riprendere il pio esercizio della Via Crucis.
Paolo VI specificava:
"[...]
IV. Alla legge dell'astinenza sono tenuti coloro che hanno compiuto i quattordici anni; alla legge del digiuno invece sono obbligati tutti i fedeli dai ventun anni compiuti ai sessanta incominciati. Per quanto riguarda, poi, coloro che sono di età inferiore, i pastori d'anime ed i genitori cerchino con particolare cura di formarli secondo un autentico spirito di penitenza.
[...]
VII. Ferma restando la facoltà dei singoli Vescovi di dispensare a norma dello stesso DecretoChristus Dominus, n. 8 b, anche il parroco, per giusto motivo e in conformità alle prescrizioni degli Ordinari, può concedere, sia ai singoli fedeli, sia alle singole famiglie, la dispensa o la commutazione della astinenza e del digiuno in altre pie opere *; delle stesse facoltà gode il Superiore di una Religione o Istituto clericale per i propri sudditi."
(Costituzione apostolica, Paenitemini, Paolo VI, 17 febbraio 1966)
*(esercizi di preghiera ed opere di carità)