Cari figli! Questo è il tempo dell'amore, del calore, della preghiera e della gioia. Pregate, figlioli, affinché Gesù Bambino nasca nei vostri cuori. Aprite i vostri cuori a Gesù che si dona a ciascuno di voi. Dio mi ha invitato per essere gioia e speranza in questo tempo ed Io vi dico: senza Gesù Bambino non avete né la tenerezza né il sentimento del Cielo, nascosti nel Neonato. Perciò, figlioli, lavorate su voi stessi. Leggendo la Sacra Scrittura, scoprirete la nascita di Gesù e la gioia dei primi giorni che Medjugorje ha donato all'umanità. La storia sarà vera, ciò che anche oggi si ripete in voi ed attorno a voi. Lavorate e costruite la pace attraverso il sacramento della confessione. Riconciliatevi con Dio, figlioli, e vedrete i miracoli attorno a voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.''
Medjugorje 28 agosto 1986
Cari figli, vi invito ad essere in tutto modello per gli altri specialmente nella preghiera e nella testimonianza. Cari figli, io non posso senza di voi aiutare il mondo. Desidero che voi collaboriate con me in tutto, anche nelle cose più piccole. Per questo, cari figli, fate in modo che la vostra preghiera venga dal cuore e che voi vi abbandoniate totalmente a me. Così potrò istruirvi e guidarvi sulla strada che io ho incominciato con voi.Grazie perché avete risposto alla mia chiamata. Altri messaggi
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domenica 24 luglio 2011
IL CURIOSO CASO DI ROSETO
Benché fossero di origine italiana non potevano attribuire tanto longevità e tanto benessere alla dieta mediterranea dal momento che mangiavano quel che capitava visto che erano super impegnati in lavori pesanti e non potevano dedicare tempo alla cucina. Anzi spesso invece dell’olio d’oliva cuocevano i cibi con lo strutto che, come è noto, costa meno ma è meno digeribile. Non solo. In alcuni casi avevano come meravigliosa distrazione dal lavoro, il fumo, cioè quanto di più anti-salutista esista.
Un gruppo di antropologi ha studiato più in profondità la vita della comunità e ha rilevato che tanto benessere non derivava neppure da particolarità genetiche. Quello che distingueva, in realtà, gli abitanti di Roseto dagli americani medi era la qualità dei rapporti che c’erano fra loro. La popolazione composta dai discendenti di un clan immigrato nello stesso periodo dalla Puglia si incontravano tutti i giorni per parlare, aiutarsi, condividere i problemi affettivi ed economici ed essere solidali. Partecipavano tutti insieme alle processioni e celebravano tutti insieme le grandi feste religiose. Dal momento che l’invidia avrebbe spaccato la collettività, a Roseto era vietato fare sfoggio di ricchezze anche tra chi aveva qualche disponibilità economica in più.
Ma questo paradiso divenne inferno dopo il 1970, come il resto dell’America, cioè da quando le condizioni economiche migliorarono e la comunità dei giovani, dopo i viaggi e gli studi all’estero, ha smesso di attenersi alle regole della condivisione…
L’eucarestia e la famiglia di Maria Angela Masino, L’EMANUELE 5/2011, pg. 14
(mensile di formazione dei Padri Sacramentini)
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