C'è una strada di felicità anche per gli amori infranti e ridotti in cenere?
C'è una speranza per le coppie divorziate e risposate mantenendo i vincoli nuovi che essi hanno creato e allo stesso tempo vivendo la comunione con Dio?
Si, vivendo la castità.
E' la strada che hanno intrapreso, dopo anni di convivenza, i due giovani del video che raccontano la loro testimonianza di fede.
Ove vi siano motivi che rendano nullo il matrimonio è possibile, mediante i tribunali della chiesa presenti in ogni curia vescovile, iniziare un percorso per ilriconoscimento di nullità matrimoniale, e, ricevutolo, poter accedere alle Nozze in Chiesa.
In particolare lo stesso processo che, nelle cause di nullità matrimoniali, costituisce uno strumento puramente dichiarativo della verità, viene visto non in contrasto con la pastorale, che non può prescindere appunto dall'amore per la verità, della quale anzi deve riconoscere il valore educativo e salvifico.1
Nel caso non vi siano motivi di nullità, il matrimonio non può essere sciolto (annullato) da nessuna potestà umana. Allora, la via semplice per accedere alla Confessione e alla Comunione è la vita casta: varrà la castità l'immensa grazia di accedere all'altare del Signore e nutrirsi del SS. Sacramento dell'Eucaristia, oltre che raggiungere la Beatitudine Eterna? Sarà la fede di ciascuno a sciogliere questa domanda!
1 (Benedetto XVI, Allocuzione agli uditori della Rota Romana, 28 gennaio 2006)
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