
In ogni cuore è presente la nostalgia di Dio. E’ il Signore che chiama a raccolta i suoi figli. E’ il Signore che richiama in chiesa, a un dialogo cuore a cuore, perché il tabernacolo non è vuoto, ma nel tabernacolo c’è Dio.
Cari figli! Questo è il tempo dell'amore, del calore, della preghiera e della gioia. Pregate, figlioli, affinché Gesù Bambino nasca nei vostri cuori. Aprite i vostri cuori a Gesù che si dona a ciascuno di voi. Dio mi ha invitato per essere gioia e speranza in questo tempo ed Io vi dico: senza Gesù Bambino non avete né la tenerezza né il sentimento del Cielo, nascosti nel Neonato. Perciò, figlioli, lavorate su voi stessi. Leggendo la Sacra Scrittura, scoprirete la nascita di Gesù e la gioia dei primi giorni che Medjugorje ha donato all'umanità. La storia sarà vera, ciò che anche oggi si ripete in voi ed attorno a voi. Lavorate e costruite la pace attraverso il sacramento della confessione. Riconciliatevi con Dio, figlioli, e vedrete i miracoli attorno a voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.''
1. Vivere in stato di grazia
3. seguire con fiducia le sue mozioni
Sequenza allo Spirito Santo
Vieni, Santo Spirito manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto; ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura riparo, nel pianto conforto. 0 luce beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza nulla è nell'uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen
Oggi si fa molta difficoltà a credere all’esistenza di Satana eppure la parola di Dio parla chiaro: “Tutto il mondo giace sotto il potere del maligno” (1Gv 5, 19). E’ una contraddizione in termini professarsi cristiani e non credere nel diavolo perché la Sacra Scrittura è piena di passi che parlano di Satana con molta chiarezza, in termini piuttosto inequivocabili; nel vangelo Gesù lo chiama più volte: il principe di questo mondo.
Sono convinta che “la più grande astuzia del diavolo è fare credere che non esista” (Baudelaire).
La Sacra Scrittura ci rivela alcune caratteristiche di Satana:
Porta la morte: “Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità" (Gv 8,44). “Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna " (Mt 10,28).
E’ superbo: “La più superbaastuta tra tutte le bestie selvatiche” (Gn 3,1).
E’ padre della menzogna: “Quando dice il falso, parla del suo perché è menzognero e padre della menzogna” (Gv.8, 44).
Seduce: “ Colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sopra la terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli” (Ap 12,9 ).
Accusa e porta divisione: “E’ stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte” (Ap 12,10).
fonte nuovi orizzonti
Guardiamo invece alcune caratteristiche che la Parola di Dio ci rivela riguardo allo Spirito Santo vediamo che sono proprio opposte:
Porta la vita: “Infonderò in voi lo Spirito e rivivrete” (Ez. 37,6); “Chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna” (Gal 6,8); “La legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ci ha liberato dalla legge del peccato e della morte” (Rm 8,2).
E’ Spirito di verità che ci dona la vera umiltà: “Quando verrà lo Spirito di Verità egli vi guiderà alla verità tutta intera” (Gv 16,22). “Il santo spirito che ammaestra rifugge dalla finzione, se ne sta lontano dai discorsi insensati“ (Sap 1,5).
E’ Luce e ci rivela i misteri di Dio: “Lo Spirito scruta le profondità di Dio e ci rivela i misteri di Dio... ora noi non abbiamo ricevuto lo Spirito del mondo ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò Dio ci ha donato “(1Cor 2, 10.12).
Ci difende: “Il Paraclito (Colui che ci difende, l’avvocato), lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome” (Gv 15,25). Proviamo allora a mettere tutto il nostro impegno per essere docili allo Spirito Santo. Cerchiamo di individuare tutti i nostri atteggiamenti che ‘portano alla morte dell’anima’ ed esercitiamoci nel camminare secondo lo Spirito.
“Potranno queste ossa rivivere?”... “Profetizza su queste ossa…:Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Dice il Signore Dio a queste ossa: ECCO, IO FACCIO ENTRARE IN VOI LO SPIRITO E RIVIVRETE... Saprete che IO SONO IL SIGNORE”. Io profetizzai come mi era stato ordinato…: “Spirito, vieni dai quattro venti e SOFFIA SU QUESTI MORTI, PERCHE' RIVIVANO!. …. e lo spirito entrò in essi e RITORNARONO IN VITA e si alzarono in piedi; ERANO UN ESERCITO GRANDE, STERMINATO” (Ez. 37,3-10)
fonte nuovi orizzonti
Quando la pratica della comunione nella mano cominciava a diffondersi, Papa Paolo VI decise di prendere l’iniziativa e sondare l’opinione dei Vescovi del mondo su questa questione ed essi votarono unicamente per mantenere la pratica tradizionale di ricevere la Santa Comunione sulla lingua. É anche doveroso notare che, a quell’epoca, l’abuso era limitato a pochi Paesi Europei. Non era ancora iniziato negli Stati Uniti e in America Latina. Papa Paolo VI promulgò allora, il 28 maggio 1969, il documento Memoriale Domini in cui affermava testualmente:
1) I Vescovi del mondo sono unanimemente contrari alla Comunione sulla mano.
2) Deve essere osservato questo modo di distribuire la Comunione, ossia il sacerdote deve porre l’Ostia sulla lingua dei comunicandi.
3) La Comunione sulla lingua non toglie dignità in nessun modo a chi si comunica.
4) Ogni innovazione può portare all’irriverenza ed alla profanazione dell’Eucaristia, così come può intaccare gradualmente la dottrina corretta.
Il documento afferma inoltre: Il Supremo Pontefice giudica che il modo tradizionale ed antico di amministrare la Comunione ai fedeli non deve essere cambiato.
La Sede Apostolica invita perciò fortemente i Vescovi, i preti ed il popolo ad osservare con zelo questa legge.
Il Papa Giovanni Paolo II anche era contrario alla Comunione nella mano. Nella Carta “Domenicae Cenae” il Papa riaffermò gli insegnamenti della Chiesa, diceva infatti:
“I1 toccare la Sacra Specie, la sua distribuzione con le proprie mani, é un privilegio dei Consacrati”.
Ma, per un qualsivoglia motivo, questo documento del 1980 non conteneva nessuna sanzione contro laici, sacerdoti o vescovi che avessero ignorato la difesa dell’uso della comunione sulla lingua come voleva il Papa. Una legge senza una pena non è una legge, ma bensì un suggerimento. Il documento di Giovanni Paolo II fu accolto da diversi membri del clero dei paesi dell’occidente, come un suggerimento non apprezzato e purtroppo trascurato…
Il Papa, inoltre perché nessuno potesse interpretare queste parole in maniera diversa, tre mesi più tardi, davanti le telecamere della televisione francese, negava la Comunione nella mano alla sposa del Primo MJNISTRO, Giscard D’Estaing. Lo stesso anno, dichiarò a Fulda (Germanía) che non era d’accordo con l’autorizzazione concessa della comunione data nelle mani.
Madre Teresa di Calcutta disse che il peggior mal nel Mondo é il rito della Comunione nella mano. Ha detto: si tratta di un rito fuori luogo, causa di profanazione e desacralizzazione. Così si perde la Grazia Divina.
I preti devono trovare il coraggio di combattere questa nuova pratica che fa parte dell’occulta strategia di protestantizzazione del Cattolicesimo, ricordando che Papa Paolo VI, giustamente, predisse che, la Comunione sulla mano, avrebbe portato ad una graduale erosione della dottrina ortodossa, all’irriverenza, ad affievolire lo spirito di pietà e a facilitare la sottrazione dell’Eucarestia da parte di sette sataniche e persone squilibrate.